mercoledì 28 ottobre 2009

IL SEGRETO del 2012

Il Giornale Onlinedi Gregg Braden

Stiamo vivendo la fine di un tempo. Non la fine del mondo, ma la fine di un'era del mondo - un ciclo di tempo lungo 5.125 anni - e del modo con cui abbiamo conosciuto il mondo attraverso tale intervallo di tempo. Poiché la fine di qualcosa marca anche l'inizio di ciò che si approssima, stiamo vivendo anche l'inizio di ciò che segue alla fine dei tempi. Dal poema epico dell'india, il Mahabharata, alla tradizione orale degli indiani d'America e la storia biblica della Rivelazione, coloro che sono venuti prima di noi sapevano che la fine del tempo era in arrivo.

Per almeno quattro di tali cicli (o cinque, secondo le tradizioni Mesoamericane degli atzechi e dei maya), i nostri antenati hanno sopportato già dei cambiamenti nei campi magnetici a livello globale, nel clima, nella diminuzione delle risorse e nell'elevarsi del livello del mare, cambiamenti che si manifestano con la fine di ogni era. L'hanno fatto senza satelliti e internet o modelli computerizzati che li aiutassero a prepararsi per un tale cambiamento radicale.

Il fatto che siano vissuti per raccontare si pone quale potente testamento di un'innegabile verità: ci dice oltre ogni ragionevole dubbio che gli abitanti del nostro pianeta sono sopravvissuti alla fine delle ere del mondo accadute in passato. Oltre la semplice sopravvivenza, i nostri antenati hanno imparato dalle difficoltà che possono accompagnare il cambiamento. Nel mondo dei loro tempi, hanno fatto del loro meglio per raccontarci cosa significa tale raro momento nella storia. E' una buona cosa quella che hanno fatto, perché tali eventi sono pochi e molto distanti tra loro. Solo cinque generazioni negli ultimi 26.000 anni hanno sperimentato il cambiamento delle varie età del mondo. Noi saremo la sesta.

L'era presente è qualcosa che semplicemente sfumerà nel tramonto di un tempo che sembra indugiare perpetuamente da qualche parte “là fuori” nel nostro futuro. O l'opposto: il nostro mondo ha una data di scadenza. Finisce a un tempo specifico, con un evento specifico, in un giorno che fu segnalato su un calendario più di 2000 anni fa. Non ci sono segreti riguardo a tale data. I Maya che la calcolarono l'hanno anche registrata quale incisione permanente per le future generazioni. La data è incisa in monumenti di pietra che furono costruiti per durare fino ai nostri tempi.

Quando la data è tradotta secondo i nostri sistemi familiari di tempo, il messaggio diventa chiaro. Ci dice che il ciclo del nostro mondo presente si concluderà con il solstizio d'inverno che avrà luogo il 21 dicembre 2012. E' su questa data che i misteriosi Maya identificarono i sorprendenti eventi astronomici che segneranno la fine della nostra era… e lo hanno fatto più di due millenni fa. La ragione: fisicamente il nostro sistema solare si muove attraverso la parte più breve di un'orbita che appare come un cerchio appiattito, un'ellissi il cui fondo ci porta al punto più distante dal nucleo della nostra galassia, la Via Lattea.

L'effetto fisico: entrambe le antiche tradizioni e la scienza moderna ci dicono che la nostra locazione in quest'orbita ciclica determina come sperimentiamo le potenti fonti d' energia, quali il “il campo magnetico massivo”, che irradia dal centro della nostra galassia. Studi recenti suggeriscono che è precisamente tale ciclo che può spiegare i misteriosi modelli della biodiversità - l'ascesa e la caduta della vita sulla terra, come l' estinzione di massa avvenuta 250 e 450 milioni di anni fa. In aggiunta, scoperte contemporanee confermano che la posizione della Terra nel suo viaggio (orbita, inclinazione e oscillazione) crea i sempre mutanti cicli che influenzano ogni cosa dalla temperatura e il clima al ghiaccio polare e il campo magnetico. I dettagli di questi effetti sono discussi nel mio ultimo libro

L'effetto emozionale/spirituale: Come ci allontaniamo dal nucleo della nostra galassia, la distanza dall' energia lì posizionata è stata descritta da antiche tradizioni come una perdita di connessione che avvertiamo spiritualmente ed emotivamente. I collegamenti scientifici tra la qualità dei campi magnetici della Terra, il loro essere influenzati dalle condizioni cosmiche, e la nostra sensazione di benessere sembrano proprio a sostegno di tali antiche credenze.

Allo stesso modo con cui la rotazione della Terra ci offre la parte più oscura della notte proprio prima dell'alba, la nostra posizione nei cieli è tale che la parte più oscura dell'era del nostro mondo appare un attimo prima che la nostra orbita celeste cominci il viaggio di ritorno che ci riavvicina al centro della galassia. Con il ritorno sperimentiamo il sollievo dalle forze cataclismiche del ciclo dell'oscurità. E così come la notte deve passare per far posto al nuovo giorno, il solo modo per arrivare alla luce del prossimo ciclo è portare a termine l'oscurità di questo.

Tutti noi sappiamo che di fatto esistono esperienze oscure nel nostro mondo e non abbiamo bisogno di guardare lontano per trovarle; tuttavia, c'è anche altro nella vita oltre la sofferenza che gli antichi prevedevano - molto di più. Anche nei nostri tempi di grande oscurità, le polarità di pace, guarigione, amore e compassione sono vive, sane e abbondanti. I nostri antenati ebbero una conoscenza incredibilmente profonda di che cosa significhi la nostra esperienza dei cicli cosmici su livelli multipli.

In qualche modo sapevano quanto la posizione della terra nei cieli incida sulle condizioni fisiche del nostro mondo, e come incisive siano le esperienze emozionali e spirituali di cui abbiamo bisogno per abbracciare tali condizioni. Attraverso il mito, l'analogia, e la metafora ci hanno ricordato che quanto più si viaggia lontano dalla sorgente di tale energia potente, tanto più si sprofonda nelle tenebre e tanto più fuori sincrono ci troviamo con i campi che influenzano la vita, qui, sulla Terra. I nostri antenati ci hanno ammonito che al punto più distante nel nostro ciclo, avremo dimenticato chi siamo - la connessione gli uni con gli altri e con la terra. Hanno lasciato detto che avremo dimenticato il nostro passato.

È precisamente questo sentimento di disconnessione che sembra essere la conseguenza del viaggio ciclico che ci trasporta così lontano dalla nostra orbita galattica. E' anche la paura generata da tali sentimenti, che ha portato caos, guerra e distruzione alla fine dei cicli precedenti. La chiave al 2012 e al nostro tempo nella storia sta nel comprendere il linguaggio dei cicli della natura e nell'usare quel linguaggio oggi per preparare il futuro. In ultima analisi si può scoprire che la nostra capacità di comprendere e applicare le "regole" del è la chiave per la guarigione più profonda, la gioia più grande e la nostra sopravvivenza come specie.

Traduzione per Scienza e Conoscenza di Elsa Masetti
Fonte:
Vedi:

Il segreto del 2012 e l'arrivo della nuova era
da Richard mar 27 ott 2009, 12:03 stampa friendly

Il Sogno di un Uomo - Discorso all'Umanità

27 NOVEMBRE 2009

IL PRESIDENTE DEGLI USA OBAMA INCONTRERA'

LA DELEGAZIONE DI 6 RAZZE ET BENEVOLI

di Massimo Fratini

Se le voci di corridoio fossero reali, ci si aspetterebbe una diretta televisiva con astronavi ET facenti parte della Federazione Stellare "STAR Nations" che atterrano in uno degli stadi della Florida. Il Presidente degli Stati Uniti Obama starebbe preparando un annuncio storico, senza precedenti, insieme agli ambasciatori di 6 razze aliene benevoli. Le voci che circolano sono molte, ma questa di sicuro batte tutti i record e mi auguro che ciò avvenga realmente.

Il Presidente Obama nel suo discorso che si terrà in Florida il 27 Novembre 2009, annuncerà la storica notizia dell'esistenza di Esseri di altri Mondi e subito dopo, come in una scena del film degna di Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, alcune astronavi della Federazione delle Star Nations atterreranno in uno degli stadi della Florida.

Le razze aliene implicate nel CONTATTO storico saranno ben sei e saranno ET benevoli e non facenti parte delle razze ostili finora conosciute.

Non dimentichiamo che ci fu un precedente!!

Nel 1954 una delegazione guidata dal Presidente USA avrebbe incontrato gli ambasciatori alieni nel campo d’aviazione, poi divenuto l’attuale Base Edwards. Di lì si sarebbe formato il potentissimo Gruppo Bilderberg.

Nell’aprile 1954 (come documentato da Gerald Light), l'allora Presidente USA D. Eisenhower effettuò un viaggio segreto per Muroc Field (l’odierna Base Edwards dell’USAF), situato nel deserto californiano. Il suo seguito comprendeva alcuni generali, il reporter Franklin Allen dell’Hearst Newspapers Group, il vescovo cattolico di Los Angeles James McIntyre, ed altri. Il presidente aveva precedentemente fatto in modo di trovarsi nella vicina Palm Springs, in California, giustificando il suo viaggio con la scusa di una vacanza di golf. Una notte venne portato di nascosto a Muroc, mentre, come copertura, ai reporter fu detto che il Presidente aveva mal di denti ed aveva dovuto consultare un dentista.

Mentre si trovava al campo di aviazione di Muroc, il Presidente USA Eisenhower fu testimone dell’atterraggio di un disco extraterrestre. Diversi visitatori stellari ne uscirono, per conversare con il Presidente e i generali. Gli extraterrestri chiesero che Eisenhower rendesse immediatamente pubblico il contatto tra gli alieni e la Terra. Il Presidente rispose che gli umani non erano ancora pronti, avevano bisogno di tempo per prepararsi a questa stupenda realtà. Alla fine del mese successivo, nel maggio 1954, il direttore della CIA Walter B. Smith, il principe Bernhard di Olanda, David Rockefeller e altri magnati della finanza, il futuro segretario di Stato Dean Rusk, il futuro ministro britannico della Difesa Denis Healey e diversi uomini di potere occidentali, presero parte al primo raduno del Bilderberg Group, ovvero "un modo occidentale di gestire l’ordine del mondo". Uno dei primi argomenti all’ordine del giorno di questa "Direzione Mondiale" fu il contatto extraterrestre. I dati che ora esporrò mi sono stati rivelati da un informatore confidenziale che ritengo attendibile, il quale in precedenza aveva lavorato sotto contratto per la "National Security Agency", e che dispone ancora oggi di contatti all’interno dell’intelligence. Questa informazione è stata confermata da una seconda fonte, il dottor Michael Wolf, il quale ha lavorato nel gruppo di Studi Speciali del MJ-12, un sottocomitato "non ufficiale" del "National Security Council". Il rapporto che segue non va considerato come una fuga di notizie. Al contrario, l’emergere di queste informazioni fa parte di un "Programma di Acculturamento", una precisa politica (sebbene non dichiarata dal Governo USA) di un lento "rilascio di informazioni". Ma sappiamo benissimo che il 13 Febbraio 2008 l'ONU vara un programma definito di "Acclimatazione" (programma di informazione e sensibilizzazione sulla realtà ET) per preparare le masse al grande Contatto (entro il 2013) con forme di vita extraterrestri che fanno parte di una Federazione denominata Federazione Galattica o The Controllers (i Controllori o Guardiani) di cui farebbero parte circa 72 razze benevoli che operano per il bene della nostra umanità a sostegno dell'Entità vivente Terra che si trova in una imminente fase di rinnovamento del suo ciclo vitale.

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a cura di Sonia T. Carobi

Avevano detto che era spiato. Che gli alieni lo tenevano sotto controllo.
Avevano giurato che un “occhio” extraterrestre era alle sue spalle ad Henderson, nel Nevada, mentre lui si giocava le sue ultime carte prima del grande giorno. E che lo stesso “occhio” era alto nel cielo nell’attimo in cui giurava solennemente fedeltà agli Stati Uniti d’America e gridava “vi batteremo” in faccia al terrorismo mondiale. Avevano anche ricordato che uno strano oggetto era passato sulle teste di milioni di americani mentre Bruce “The Boss” lanciava la sua “The Promised Land” in suo onore.

Ma lui ci aveva scherzato su. Barack Hussein Obama II, agli Ufo non sembrava proprio interessato. Almeno era quello che lui aveva dato ad intendere. Almeno era quello che pensavamo tutti. E invece pare proprio che il 44° presidente Usa con gli alieni abbia deciso di giocare a carte scoperte.

La notizia circola da un po’ su internet. Ed è stata ripresa anche da un blog del Corriere.it che in qualche modo ha finito per darle forza e un minimo di credibilità.

Ufo-files


Il punto di partenza è un’indiscrezione. Il canale dove ha cominciato a correre veloce la “soffiata” è quello dell’ultimo convegno di Esopolitica che si è tenuto a Barcellona alla fine di luglio scorso.

Il 27 novembre prossimo Barack Obama dovrebbe aprire una finestra sugli Ufo-Files americani. Dovrebbe parlare senza più ipocrisie della presenza extraterrestre sulla terra, dovrebbe svelare i retroscena di una serie di episodi clamorosi che vanno dal caso Roswell allo scontro aereo sui cieli di Los Angeles consumatosi nel febbraio del 1942. Ma soprattutto dovrebbe ammettere, davanti a tutto il mondo, che gli Stati Uniti avrebbe avuto un contatto pacifico con almeno sei razze aliene!

Che dire? Se fosse vero ci sarebbe da chiudersi in casa e aspettare il giorno di san Virgilio e San Massimo, il 331° giorno del calendario Gregoriano, il giorno in cui Alfred Nobel si inventò quello stravagante premio, e in cui nacque il boss Vito Genevose e morì Alexandre Dumas. Insomma il 27 novembre. Solo per vedere l’effetto che fa.

Ma mancano un po’ di settimane a quella data e non ci resta che avanzare ipotesi.
La curiosità è tanta, e le notizie che in questi giorni si rincorrono sui media sembrano rendere quanto mai opportuna la scelta del “president”.

Il 2009 è l’anno degli Ufo. 275 giorni sono trascorsi all’insegna degli avvistamenti, delle segnalazioni, delle foto e dei video incredibili. Mai come in questi primi dieci mesi la presenza “aliena” era sembrata più palpabile, evidente, concreta.

Le notizie si rincorrono dal Giappone al Messico, dalla Spagna agli Usa e l’Italia sembra essere uno dei territori più battuti del pianeta.

Il portavoce del Governo nippponico, Nobutaka Machimura, ha detto senza imbarazzi di credere “definitivamente” all’esistenza degli UFO. Il Vaticano ha dichiarato che la fede cristiana non è in conflitto con il credere agli extraterrestri. Molti astronauti hanno affermato di fronte alla stampa, il contatto con gli extraterrestri è già avvenuto. Nick Pope, importante personalità che ha studiato gli UFO per conto della Gran Bretagna, ha dichiarato che ormai da tempo il suo governo ha dato ordine ai piloti militari di abbattere gli UFO laddove ce ne fosse bisogno. Laddove si dovesse verificare un “contatto”.

“Siamo alla vigilia – si sente dire al convegno di Barcellona – della scoperta che non siamo soli nell’ Universo e che non lo siamo mai stati”. E allora solo l’intervento di una voce autoritaria e “conclusiva” può finalmente fare chiarezza.

L’attesa è grande e le domande sono tutte rivolte a quegli episodi che per troppo tempo sono rimasti senza risposte serie e definitive. Il “contatto” che si consumò in California, a due mesi dall’attacco giapponese a Pearl Harbor, è sicuramente uno dei “fatti” più importanti. Controverso, affascinante, “al punto – scrive Flavio Vanetti sul Corriere.it – che tanti ritengono di dover riclassificare in base ad esso l’inizio della caccia alla verità sugli Ufo”. Era febbraio. Una settantina di anni fa. Un oggetto non identificato, molto luminoso, fu preso di mira dalla contraerea americana. Venne fotografato e finì sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo. “L’esercito afferma che l’allarme è reale”, titolò il Los Angeles Times. Era il 26 febbraio 1942. Non se ne seppe più nulla.

Che dite? Aspettiamo il 27 novembre?

fonte: Gialli.it

sabato 17 ottobre 2009

Irlanda e Perù rifiutano gli OGM



L'Irlanda mette al bando gli OGM

16/10/2009 - Gabriele Bindi

Il Governo irlandese sta per decidere un bando totale sugli organismi geneticamente modificati e ha intenzione di introdurre un’etichettatura volontaria ogm free, includendo carne, uova e prodotti caseari. Il Perù

Una scelta politica fa parte nel nuovo programma votato sabato scorso dall’esecutivo formato dal centro destra e il partito dei Verdi. Il provvedimento punta a «dichiarare l’Irlanda ogm free. Il testo inoltre si pone l’obiettivo di ottimizzare i vantaggi della produzione agroalimentare priva di organismi geneticamente modificati segnalandolo con un’apposita etichettatura. Una politica simile a quella adottata recentemente in Germania». Stessa cosa sta succedendo dall’altra parte del globo. Il governo peruviano si prepara a bandire dal Paese la coltivazione delle piante transgeniche fino al 2014. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa il Ministro per l'ambiente Antonio Brack, che ha spiegato che la moratoria sarà applicata in seguito alla pubblicazione del Regolamento per la Biosicurezza Agricola.

Il testo di legge è stato completato nel 2005 e ha coinvolto alcune istituzioni pubbliche, come l'Istituto Nazionale per l'Innovazione Agraria (Inia), i Ministeri dell'Ambiente e dell'Agricoltura (Minag), ma anche il settore industriale e la Piattaforma per un Perù Libero da ogm. Il processo di adozione del regolamento ha previsto anche una fase di consultazione pubblica nella quale i cittadini hanno potuto inviare i propri commenti sull'adozione o meno degli ogm a un apposito sito web del Ministero dell'agricoltura nel Dicembre 2008. Il documento finale sarà pubblicato a metà ottobre e prevede che il Perú possa vietare l'ingresso di quei semi che potrebbero danneggiare la biosicurezza del paese.

In attesa che vengano definiti gli aspetti tecnici che riguardano il monitoraggio delle piante transgeniche, il personale scientifico dell'Inia sta accertando la possibile contaminazione del mais dai transgenici NK603 e Bt, denunciata in alcune provincie. L'ingresso illegale di semi ogm e il mancato controllo da parte delle autorità potrebbero infatti causare la perdita degli oltre 55 ecotipi di mais che rappresentano un valore biologico e commerciale incalcolabile per il paese. A tal fine la Piattaforma per un Perù Libero da ogm ha invocato l'adozione della moratoria e ha chiesto ai Ministeri interessati di esigere dagli esportatori un certificato che attesti l'assenza di ogm nelle partite di mais, cotone, colza e soia che entrano nel territorio.


Fonte:
da sephir sab 17 ott 2009, 15:09 stampa friendly Invia mail a un amico crea pdf di questa news

venerdì 16 ottobre 2009

27 NOVEMBRE 2009
BARACK OBAMA POTREBBE ANNUNCIARE:
GLI EXTRATERRESTRI ESISTONO

Siamo alla vigilia di una clamorosa rivelazione sugli Ufo? Pare proprio di sì. Da fonti ben informate, infatti, sembra che il Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, avrebbe già deciso la data di una conferenza stampa mondiale per affrontare pubblicamente e forse “definitivamente” il caso Unidentified Flying Object. Ecco cosa accadrà tra meno di due mesi. il 27 novembre 2009


LA CONFERMA DELLA NASA:
GLI ORBS ESISTONO

Il Professore Klaus Heinemann un ricercatore della NASA, l'agenzia spaziale americana, stava un giorno sfogliando una raccolta di foto scattate da sua moglie ad un raduno di guaritori spirituali, quando ha notato che molte di esse contenevano lo stesso pallido, ma chiaramente definito, cerchietto di luce, come una luna in miniatura, sospesa sopra alcuni dei soggetti ripresi.

martedì 13 ottobre 2009

Cristoforo Colombo non ha scoperto l'America

Il Giornale Onlinedi Paul-Eric Blanrue, storico, presidente del Cercle Zététique
Traduzione a cura di Max Carbone

Il presente articolo e' tratto dal sito: ed e' presente al link: Qui.

Chi di noi non ha mai sentito parlare del fatto che la scoperta dell'America non sia da attribuire a Colombo ma ai vichinghi? Quanto c'è di vero in tutto questo? La storia, più della scienza, è soggetta, ovviamente, a numerose interpretazioni di tracce, indizi, reperti. Per questo motivo anche in questo campo una indagine "scettica" può servire a fugare i "dubbi" più palesemente errati dal punto di vista logico e a rimanere con i "dubbi" più significativi ai quali dover fornire risposte, che sono il vero motore della acquisizione della conoscenza.

No: Cristoforo Colombo non ha scoperto l'America!

E' oramai innegabile: la Pinta, la Nina e la Santa Maria non sono stati i primi vascelli a raggiungere le coste del "Nuovo Mondo". Prima del 1492, l'Atlantico era già stato varcato da uomini dell'Est, ancorati nell'immaginario europeo sotto la denominazione di "Vichinghi". Ed intrepidi autori arrivano perfino a dire che gli "antichi re del mare" ebbero dei predecessori... Ma non andiamo troppo veloci e cominciamo con la saga vichinga che è la più assodata.

Sempre più ad ovest!

Nell'anno 870, i Norvegesi stabiliti negli arcipelaghi scozzesi, in Irlanda, o che fuggivano dal loro paese sottomesso da Harald Belli Capelli, si lanciarono nella colonizzazione dell'Islanda. Si tratta di una delle numerose tappe di uno spostamento verso ovest che si farà gradualmente in funzione di interessi vari, i quali - bisogna dirlo rischiando così di frantumare il mito dell'avventura per l'avventura - erano principalmente commerciali. Intorno all'anno 900, un certo Gunnbjörn, spinto verso ovest dai venti, intravide un gruppo di isole sconosciute aldilà dell'Islanda. Diede loro il nome di "Rocce di Gunnbjörn", ma non vi si accostò. La notizia di questa scoperta si sparse ed il navigatore ebbe degli emuli.

Nell'anno 978, Snaebjörn Galti tentò di raggiungere quelle "Rocce". Fu un tremendo fallimento, di cui il Landnamabok ha ben memoria. Nell'anno 980 circa, Erik Il Rosso, bandito dall'Islanda in seguito ad un'oscura faccenda (criminale), a sua volta decise di mettersi in cerca di questi misteriosi isolotti. Prima di raggiungere la Groenlandia (il "paese verde"), trascorse tre inverni a fare scoperte lungo i fiordi del sud-ovest. Ritornò quindi nel suo paese per cercare uomini tentati dalla colonizzazione di queste nuove terre. Nel 985-986 circa, Erik ripartì a capo di una flotta di 25 vascelli sui quali si imbarcarono, in vista di una sistemazione definitiva, 800 persone, tutte islandesi, e numerosi capi di bestiame. La traversata fu difficoltosa e solo 14 vascelli arrivarono a destinazione.

La sistemazione avvenne principalmente ad est, attorno all'attuale Julianehaab, nell'Eystribyggdh. Un secondo territorio di colonizzazione venne creato ad ovest, nel Vestribyggdh. Erik impiantò il suo "grande mercato coperto" a Brattahild, all'estremità inferiore del "fiordo di Erik". Qualche città sarà poi fondata in prossimità del mare aperto e nell'incavo dei fiordi. Dall'inizio dell'anno mille, con la cristianizzazione, verranno edificate numerose chiese. Uno Stato venne organizzandosi poco a poco, copiato in ogni punto dal modello islandese. Presto le prime colonie vennero popolate da qualche migliaio di abitanti, raggruppati, in precedenza, nella parte meridionale dell'isola. Vi campavano essenzialmente di pastorizia e facevano commercio di corde, avorio di tricheco o di narvalo, olio, ed anche di orsi bianchi.

Nei primi tempi, i Vichinghi groenlandesi non incontrarono Eskimesi (Inuit). Certamente non si sa quale fu il tipo di rapporti che in seguito ebbero a stabilire con loro. Molti racconti evocano gli scontri terribili che si sarebbero verificati tra questi due popoli: il pacifismo integrale degli indigeni, per contro, ce ne fa dubitare fortemente. Taluni antropologi, come Vilhjamur, pensano di avere dimostrato che ci furono incroci etnici. I conquistatori islandesi, non potendo restare sul posto, tenteranno in seguito spedizioni verso nord, ma anche verso ovest. Questa "conquista ad ovest", che comunque non si concretizzerà, può essere suddivisa in 6 viaggi.

I 6 viaggi vichinghi in America

Il primo, uno dei più rapidi, fu eseguito da Bjarni, figlio di Herjolfr. Nel corso di una spedizione, appena un anno dopo lo sbarco in Groenlandia, Bjarni venne trascinato verso coste sconosciute, ad ovest-sud-ovest. Non osando salpare da queste coste, le risalì per un certo tempo, e quindi raggiunse il "fiordo d'Erik", dove racconterà quanto visto. Buon sangue non mente: nell'anno 1000 circa, Leifr, il figlio di Erik il Rosso, accompagnato da 35 uomini, ripercorse, in senso opposto, l'itinerario di Bjarni. Ripercorse così i luoghi descritti dal suo predecessore. Il primo accostamento fu ad una terra occupata da "grandi ghiacciai" che, per la sua configurazione, battezzò Helluland ("Paese della Pietra Piatta"). Leifr proseguì la sua rotta lungo distese di sabbie bianche fino ad un territorio ricoperto di foreste, che chiamò appunto Markland, ossia "Paese delle Foreste". Due giorni dopo, accostò su un'isola con l'erba abbondantemente imperlinata di rugiada.

In seguito, raggiunse una terra collocata aldilà dello stretto, risalì un corso d' acqua giungendo ad una laguna, dove gettò l'ancora e fece costruire alcune baracche in cui passare l'inverno: sorse Leifsbudhir ("Capanna di Leifr"). Poiché la regione era rigogliosa di vigne, Leifr le diede il nome di Vinland ("Paese del Vino"). Ritornerà in Groenlandia carico di legname e di vino. Thorvald, con 30 uomini, partì alla ricerca delle terre descritte da suo fratello Leifr, in cui ritrovò ancora intatte le capanne nelle quali passerà circa un anno. Per ritornare quindi in Groenlandia, passerà dal Markland e supererà un capo che chiamerà Kjalarnes ("Cap de la Quille"). Ma in uno scontro con gli "Skaerlings" verrà ferito mortalmente dalle loro frecce: là è sepolto.

Quarto viaggio, terzo fratello: Thorsteinn decise di riportare il corpo di Thorvald per dargli una cristiana sepoltura. Egli s'imbarcò con sua moglie e con 25 uomini, ma la furia del mare gli impedì di raggiungere il suo obiettivo. Thorfinn Karlsefni ebbe maggiori ambizioni. Ricco islandese emigrato in Groenlandia, pensò di rinnovare l'exploit di Erik il Rosso colonizzando il Vinland. Prese tre vascelli, sui quali imbarcò 150 persone ed il bestiame. Leifr accettò di prestar loro le "sue" capanne. Tutto procedette senza problemi: passò dal Helluland, dal Markland, superò il Kjalarnes e s'installò a Leifsbudhir. Dopo un anno, Thorfinn e le sue truppe dovettero affrontare i raids degli "Skaerlings". Malgrado fossero stati messi in fuga, gli indigeni causarono tali fastidi alla spedizione che il suo capo approfittò del loro sbandamento per ritornare in Groenlandia. Non dimenticò di portare nei suoi bagagli un carico di ceppi e di uva.

L'ultima avventura è quella della figlia di Erik il Rosso, Freydis. Volle rinnovare l'esperienza di Thorfinn, si recò presso le capanne, ma la sua crudeltà e le rivalità in seno al suo equipaggio fecero naufragare il suo progetto di colonizzazione. Nessuno, in seguito, pare abbia mai più pensato di ritornare a Leifsbudhir.

Ci si può fidare delle saghe ?

Più nomi di luoghi compaiono in questi 6 episodi. I principali sono l'Helluland, il Markland e soprattutto il Vinland. La maggior parte dei ricercatori, basandosi sulle descrizioni topografiche, botaniche, zoologiche, meteorologiche, climatiche e su dati marittimi, hanno concluso che questi territori erano rispettivamente la Terra di Baffin, il Labrador ed un luogo, più difficile da definire, che può essere collocato, molto approssimativamente, tra la Nuova Inghilterra, la Nuova Scozia e le fasce costiere della baia del Saint-Laurent. Cioè, in poche parole, in Nord America. Cinque secoli prima il Genovese Colombo...detronizzato! Non stupisca il fatto che queste formidabili conclusioni abbiano impiegato un po' di tempo ad essere ammesse dagli universitari, sempre un po' lenti peraltro nel rivedere i loro insegnamenti e ad ammettere che la loro corporazione ha sbagliato per secoli. Per oscuri motivi, alcuni di loro non le hanno ancora accettate o si ostinano contro ogni ragione nel minimizzarne la portata... I documenti scritti sono ovviamente troppo fragili di per sé perché si possa accreditar loro un qualsivoglia significato storico.

Va di fatto che le fonti che riportano i vari viaggi dei Vichinghi groenlandesi, le famose "saghe" (l'Islandingabok, la Landnamabok sopracitata, la Saga di Erik il Rosso, la Saga dei Groenlandesi, il Detto dei Groenlandesi,...) sono state stese sulla carta più di tre secoli dopo gli avvenimenti. Tre secoli sono tanti e senza alcun dubbio questi racconti tratti da tradizioni navali contengono esagerazioni ed episodi mitologici che è necessario inserire nel loro contesto. Infatti, si incontrano dei mostri, degli eroi certamente troppo eroi ed una Freydis un po' troppo crudele per poter accordare a quei testi un credito illimitato. Chissà, può darsi anche che i personaggi o le stesse spedizioni siano frutto unicamente dell'immaginazione.

Se si dovesse credere alla lettera a quanto tramandatoci, lo scetticismo sarebbe di rigore. Ma la maggior parte delle storie, narrando la migrazione vichinga dall'Islanda verso la Groenlandia e dal sud della Groenlandia verso nord, ha avuto conferma dagli scavi archeologici in loco. Sono state enumerate circa 190 fattorie, 12 chiese e due monasteri. Per quanto riguarda la regione dell'Eystribyggdh e nella Vestribyggdh, circa 90 fattorie e 4 chiese. I resti di una cattedrale esistono tuttora a Igaliko (anticamente Gardhar). Brattahild, ove Erik il Rosso si stabilì, è stata identificata e coincide con l'attuale Kaksiarsuk. Il "fjordo di Erik" si chiama oggi Tunidliarfik.

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da Quantico lun 12 ott 2009, 22:52 stampa friendly Invia mail a un amico crea pdf di questa news

venerdì 9 ottobre 2009

Bomba sulla Luna a caccia di acqua

Il Giornale OnlineSegnalata da dakmx


NEW YORK - Una sonda della Nasa si avvia a lanciare un proiettile contro un cratere lunare alla ricerca di eventuali riserve d' acqua, il che potrebbe aprire la strada all'affascinante ipotesi di una colonia umana fuori dall'atmosfera terrestre. La sonda LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite), partita a giugno dalla base di Cape Canaveral, in Florida, lancerà il missile-bomba, un Centaur, alle 07:31 ora di New York (le 13:31 italiane).

La sonda avrà quindi soltanto quattro minuti per filmare e fotografare gli effetti dell'impatto e, attraverso gli strumenti di rilevamento a bordo, per cercare vapore acqueo o frammenti di ghiaccio nella nube di detriti alzata dall'esplosione. La spettacolare missione potrebbe confermare i risultati della sonda indiana Chandrayaan-1, che ha scoperto tracce d' acqua sulla superficie lunare, aprendo scenari di esplorazione alla 'Star Trek', il telefilm cult di fantascienza: la presenza di acqua è, infatti, considerata l'elemento essenziale per un eventuale ritorno dell'uomo sulla Luna, e stavolta per rimanerci, in una base spaziale stabile.

Nel programma della Nasa, in attesa dell'approvazione della Casa Bianca, questa ipotesi è fissata per il 2020. Alla stampa americana Alan Andrews, che ha progettato la missione LCROSS, non ha nascosto la sua eccitazione per l'evento, che verrà trasmesso in diretta sul sito della Nasa: "La tempesta di polvere che si scatenerà e che potremo vedere sarà fantastica, come se la Luna ci venisse addosso", ha detto.

Il Centaur colpirà il cratere a 9000 km orari ed esprimerà una potenza pari a una tonnellata e mezzo di dinamite, sollevando una nube di 350mila chilogrammi di detriti lunari e aprendo una voragine che gli scienziati ritengono avrà un diametro di circa venti metri. La nube sollevata dal Centaur, che arriverà a quasi dieci chilometri d'altezza, sarà visibile anche dalla Terra con un telescopio di dieci pollici. La Luna, però, non corre alcun rischio: in media quattro volte al mese viene colpita da corpi celesti che provocano crateri equivalenti.


La differenza, in questo caso, è che il punto dell'impatto è stato scelto dagli scienziati con cura, al polo sud della Luna, dove la luce del Sole non batte mai e dove potrebbero trovarsi depositi di ghiaccio nascosti nel sottosuolo. Svolto il suo primo compito 'dinamitardo', la sonda LCROSS rimarrà nello spazio per studiare la superficie lunare, in cerca del sito migliore per il futuro, eventuale, atterraggio sulla luna.

Fonte:
da Richard ven 09 ott 2009, 11:58 stampa friendly Invia mail a un amico crea pdf di questa news

mercoledì 7 ottobre 2009

Il bombardamento NASA della luna può generare un conflitto con civiltà extraterrestri
Pubblicato da evidenzaliena su Luglio 4, 2009

Ricostruzione NASA:la sonda spaziale LCROSS mentre si appresta a colpire la zona in prossimità del cratere Shackleton
Il progetto della Nasa, è stato ribattezzato “LCROSS Mission” (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite),ufficialmente per trovare depositi di ghiaccio sul “nostro” satellite,ma ufficiosamente sembra studiato per imporre la sovranità degli Stati Uniti sul satellite terrestre nei confronti di una o più civiltà extraterrestri
Il bombardamento della luna previsto per il 9 ottobre 2009 è parte di un programma NASA,conosciuto anche con il nome di “LCROSS Mission” ,che ha come obiettivo la ricerca di depositi di ghiaccio nel sottosuolo lunare per permettere in futuro una colonizzazione umana con la costruzione di basi terrestri sul satellite della terra.Questa bomba sprigionerà un energia cinetica pari a 2 tonnellate sollevando una colonna di materiale fino a 5 miglia.
Questo atto sarebbe contrario alla legge spaziale dell’ONU che proibisce la modifica ambientale dei corpi celesti. Il bombardamento della luna da parte della NASA, (Missione LCROSS), potrebbe anche innescare un conflitto con le civilizzazioni extraterrestri presenti sulla luna;proprio a questo proposito vi sono dichiarazioni e testimonianze importanti da parte di Aldrin e Neil Armstrong ex astronauti americani e prove fotografiche del NSA (agenzia di sicurezza nazionale) relative all’esistenza di basi extraterrestri sul lato oscuro della luna.
Sembra che in realtà la missione “segreta” della NASA miri a colpire la civilizzazione extraterrestre e le loro basi presenti sulla luna;in questo caso la NASA e quindi il governo degli Stati Uniti sarebbero colpevoli di compiere una guerra di aggressione, considerata il più serio dei crimini di guerra come stipulato nella lettera dell’ONU e nelle convenzioni di Ginevra, a cui anche gli Stati Uniti sono soggetti.
Il trattato originario dell’ONU relativo allo spazio cosmico,prevede che “la luna ed altri corpi celesti siano usati da tutti gli stati contraenti al Trattato esclusivamente per gli scopi pacifici. L’istituzione di basi militari, installazioni e fortificazioni, l’uso di qualunque tipo di armi ed eventuali manovre militari sui corpi celesti sono vietate.„
Nello specifico l’articolo 7 del trattato delle Nazioni Unite riguardante lo spazio cosmico prevede:
1 – Nell’esplorazione e nell’uso della Luna, le nazioni partecipanti appronteranno le misure necessarie per impedire la rottura dell’equilibrio attuale del relativo ambiente, sia per introdurre cambiamenti avversi per quell’ambiente, mediante la relativa contaminazione nociva con l’introduzione di materiale extra-ambientale o qualcos’altro. Le nazioni partecipanti, inoltre, appronteranno le necessarie misure per evitare dannosi effetti all’ambiente della terra mediante l’introduzione di materiale extraterrestre o qualcos’altro.
2 – Le nazioni partecipanti informeranno il Segretario Generale delle Nazioni Unite sulle misure che verranno adottate da queste, in accordo con il paragrafo 1 del presente trattato ed anche altro, per estendere la massima fattibilità, e lo informeranno in anticipo di tutte le dislocazioni dei loro materiali radioattivi sulla Luna e degli scopi di tali dislocazioni.
3 – Le nazioni partecipanti segnaleranno alle altre nazioni e al Segretario Generale, le aree della Luna che hanno speciali interessi scientifici affinché, senza pregiudizi per i diritti delle altre nazioni partecipanti, può essere data l’indicazione di tale zona come riserva scientifica internazionale, per cui disposizioni protettive speciali devono essere accordate nella consultazione con le persone competenti delle Nazioni Unite.
Il bombardamento NASA -LCROSS-,un attacco e un tentativo cammuffato di imporre la sovranità degli Stati Uniti sulla luna ?
Alcune testimonianze di ex astronauti americani,scienziati russi ed impiegati Nasa ed NSA,affermano che vi sono prove scientifiche della presenza extraterrestre e di basi aliene sulla luna da almeno ed oltre 40 anni.
Ciò che è descritto come un esperimento scientifico puo’ invece rappresentare un tentativo di imporre una sovranità,tramite occupazione e attraverso mezzi belligeranti.
Tutto questo non deve avvenire,gli USA stanno violando il trattato di Ginevra per i propri scopi e probabilmente scateneranno una reazione planetaria contraria oltre che sbilanciare paurosamente un equilibrio sottile tra l’uomo e la civiltà extraterrestre presente sulla luna che potrebbe sfociare in un conflitto cosmico.
L’uomo vuole portare oltre la terra la propria prepotenza ed il proprio orgoglio,oltre che l’ egoismo.
Il bombardamento del LCROSS deve essere fermato prima che avvenga.Scrivete a Peter Worden direttore del centro Ames della NASA affinchè blocchi questa missione scellerata.(http://twitter.com/worden).
Fonte:estratto da http://macedoniaonline.eu/content/view/7216/56/ – evidenzaliena

sabato 3 ottobre 2009

DALLE PROFEZIE MAYA UN AVVERTIMENTO ALL'UMANITÀ

L'ERA DEL SESTO SOLE

"... dopo cinquecento anni di oscurità, il sole del Dio azteco Quetzalcóatl ricomincerà a brillare.

La notte finirà, splenderà il giorno e saranno riscoperti i valori positivi...

In preparazione a questo evento è necessario che l'uomo impari ad avere

più cura del pianeta e a dare più allo spirito che al corpo".

L'organo vitale dell'immenso organismo planetario, nel quale orbita anche la nostra terra, è il sole. Sorgente inesauribile di calore e di luce, questo corpo celeste, di incomparabile splendore, ha sempre rivestito un ruolo di primo piano nelle manifestazioni di culto delle antiche civiltà precolombiane. Imponenti costruzioni e raffinate opere d'arte erano dedicate al "prezioso" astro solare, fonte di vita e prosperità. E' per esigenze di ordine religioso, quindi, che gli antichi popoli del Messico seguirono con attenzione il cammino della benefica stella e grazie ad elaborati calcoli astronomici riuscirono a prevedere, con grande accuratezza, il ciclo delle eclissi di sole che, secondo la tradizione precolombiana, segnavano il passaggio tra due ere. Dalla decrittazione del Codice di Dresda, un manoscritto ideografico maya, sappiamo che per l'antica astrologia messicana la terra ha conosciuto cinque soli ciascuno dei quali corrispondente ad un'era. L'oscuramento totale dell'astro solare verificatosi l'11 luglio del 1991 avrebbe dato quindi inizio all'era del Sesto Sole che sarà caratterizzata dal ritorno del "signore delle stelle". "Nell'era del Sesto Sole" - spiega il filosofo e storico Mariano Leyva - "... dopo cinquecento anni di oscurità, il sole del Dio azteco Quetzacoatl ricomincerà a brillare. La notte finirà, splenderà il giorno e saranno riscoperti i valori positivi... In preparazione a questo evento è necessario che l'uomo impari ad avere più cura del pianeta e a dare più allo spirito che al corpo".

La quarta profezia Maya, spiegata dall’ingegner Rodolfo Garrido, intervistato dal giornalista messicano Jaime Maussan , preannuncia che a causa dell’aumento della temperatura planetaria provocata dal comportamento anti-ecologico dell’uomo e della maggiore attività solare avverrà lo scioglimento dei poli. Infatti se il sole aumenta i suoi livelli di attività rispetto alla norma si verifica una maggiore produzione di vento solare, un maggior numero di eruzioni in massa dalla corona del sole, un aumento della radiazione con la conseguente crescita della temperatura del pianeta. Attualmente l’umanità è testimone di un aumento dell’intensità e del numero di uragani che periodicamente lasciano con il loro passaggio distruzione, caos, dolore e desolazione. I Maya predissero che nel periodo dei tredici cieli, che è quello in cui viviamo, sarebbe iniziato un processo di disgelo nel pianeta. Attualmente i satelliti geo-atmosferici della Nasa hanno comprovato la diminuzione dello spessore dei ghiacciai in Antartide. In questa regione è avvenuto il distacco di una massa di ghiaccio di dimensioni colossali paragonata, per estensione di superficie, allo stato del Texas.



I ghiacciai, nei punti più elevati delle cime del mondo, come le Alpi e le Ande, stanno registrando una diminuzione del ghiaccio in maniera continua e irreversibile. Alcuni paesi come Colombia, Perù e Uruguay, che oggi si riforniscono di acqua potabile proprio da questi ghiacciai, hanno rilevato che per l’anno 2020 non avranno fonti naturali di acqua potabile per coprire il fabbisogno delle loro popolazioni. Il cambiamento accelerato del clima planetario sta generando tempeste insolite dove prima quasi non pioveva, inondazioni in alcuni paesi, cosi come gelate altrettanto insolite e di proporzioni quasi apocalittiche. Nei mesi di ottobre e novembre dell’anno 2003 il Centro America, la Spagna, la Cina, il Bangladesh e la zona centrale della Comunità europea sono state vittime di inondazioni che superarono di molto quelle avvenute almeno cent’anni prima. L’aumento della temperatura sta determinando una crescente desertificazione in diverse parti del mondo che, insieme alla deforestazione naturale e a quella provocata dall’uomo, sta accentuando la perdita di terre utili per la semina. Ciò impedisce che il pianeta possa generare i raccolti sufficienti per sconfiggere la fame che ogni giorno diviene uno spettro di morte per milioni di persone. La deforestazione mondiale interrompe i cicli ecologici essenziali per preservare la vita nel nostro mondo.

L’interruzione del suo equilibrio sta creando squilibri spettacolari in tutti i regni provocando sovrappopolazione in alcune specie ed estinzione in altre. La comparsa sempre più frequente di “piaghe” come quella delle locuste avvenuta in Africa lo scorso mese di luglio 2004 è stata di una entità tale da avere precedenti soltanto nei racconti biblici. Questo è un segnale della quarta profezia Maya. Questo squilibrio ecologico è anche all’origine di malattie che si stanno diffondendo tra cui le epidemie di aids, colera, morbillo, febbre gialla, meningite, ebola e antrax che si stanno convertendo in uno dei cavalieri dell’Apocalisse nel nostro mondo. Il Pentagono stesso avrebbe consigliato all’ex presidente George W. Bush di includere nel suo progetto sulla sicurezza nazionale degli Usa i provvedimenti da prendere per combattere il surriscaldamento mondiale perché, secondo i loro studi, sarà il focolaio di conflitti e disordini sociali nel mondo. Per calibrare i loro calcoli e quindi comprendere il comportamento del sole e del nostro pianeta nel futuro, i Maya presero come riferimento il tempo che il pianeta Venere impiega per girare intorno al sole, in media 584 giorni. Venere è facilmente visibile nel cielo dato che la sua orbita si trova tra la terra e il sole.



Nel codice di Dresda lasciato dai Maya questi scrivono che ogni 117 rotazioni compiute da Venere, osservati con la sua apparizione sempre nel medesimo punto, il sole subisce delle alterazioni, per esempio appaiono enormi macchie o eruzioni di vento solare. Questi antichi scienziati notarono poi che ogni 5125 anni avvengono alterazioni persino maggiori e quando ciò accade l’uomo deve stare attento perché è presagio di cambiamenti e di distruzione. Per questo dobbiamo vivere la vita e prendere le nostre decisioni in maniera cosciente.


Bisogna aprire gli occhi e comprendere dove può portarci un mondo nel quale tutti incolpano gli altri di quello che succede.

Tutte le profezie Maya cercano di spingere la mente dell’uomo verso un cambiamento giacché l’Universo sta generando tutti questi processi affinché l’umanità si espanda per la galassia e comprenda così l’integrità fondamentale con tutto ciò che esiste. Per preparare l’umanità a fare questo passo finale, un passo verso il Sesto Sole”.

fonte: segnidalcielo - nonsiamosoli

STIAMO ASSISTENDO AD UNA VERA INVASIONE EXTRATERRESTRE

In effetti qualcosa sta succedendo e anche di grosso. Tra terremoti, maremoti tornado e uragani, gli avvistamenti UFO si susseguono ogni giorno e sempre di più sono le testimonianze di gente comune ma anche di militari e piloti civili. Aumentano gli incontri ravvicinati tra gli ET e gli Umani. Molto probabilmente le profezie del Terzo Segreto di Fatima, le Profezie Hopi e Maya avevano ragione. Stiamo assistendo al Ritorno dei Maestri delle Stelle, dei Figli dell'Universo.

..altri Miei figli venuti dal Cosmo, edificheranno, costruiranno il nuovo mondo, nel quale il male e il peccato mai più esisteranno, perché in perfetta armonia con il Regno dei Cieli. Verranno altri Miei figli dall'Universo, per educare in armonia vibrazionale le vostre menti oggi allucinate.."

Il video che vi mostro di seguito e quello del peschereccio che si e trovato di fronte ad un vero scenario da guerra tra aerei NATO spagnoli e UFO. Non credo sia un falso anche perché lo stesso giorno in cui si sono verificati i fatti, ci sono stati una decina di avvistamenti UFO nella costa della Galizia, corroborati da filmati sensazionali. In ultimo l'avvistamento di un elicottero nero molto simile a quello del video, ripreso mentre trasporta un oggetto sferico misterioso. Il video sarà presto disponibile su Segnidalcielo.

NON SIAMO SOLI

Massimo Fratini

GUARDA LO SPETTACOLARE FILMATO