sabato 19 dicembre 2009

DAGLI STARGATE ALLA

PROPULSIONE A CURVATURA

di Massimo Fratini

I motori a curvatura producono un campo che curva lo spazio-tempo e che consente ad una nave spaziale di compiere viaggi su grande distanza. Nella serie Star Trek le astronavi come l'Enterprise e la Voyager sfruttano il plasma e il Deuterio come propellente per i viaggi.

ANCHE NEI CERCHI NEL GRANO SI PARLA DI MOTORI A CURVATURA CHE SFRUTTANO GLI STARGATE

Avete mai pensato di sostituire la benzina con gas di deuterio e di sostituire la candela con un potente laser sottile?

Con un solo litro di deuterio potreste fare circa 400 milioni di kilometri.

Guardando la meccanica di un normale motore a scoppio alimentato con benzina comune, ci si rende subito conto che ci sono delle modifiche da fare per adattarlo al gas di deuterio.
Non si tratta di uno scherzo ma il propellente che usa l'astronave Enterprise per volare nello spazio alla velocità luce (motore ad impulso) usa appunto il gas di Deuterio. Ma vediamo come funziona un motore a curvatura.

La propulsione può avvenire in due differenti modi con due differenti finalità:

i motori a curvatura producono un campo che curva lo spazio-tempo e che consente alla nave spaziale di compiere viaggi su grande distanza; i motori ad impulso, basati sull'emissione di una sostanza definita come plasma, servono per le normali manovre e per l'avvicinamento a pianeti ed altri corpi celesti, lo stazionamento in orbita e l'allontanamento da questi.


Così come si vedono sulle astronavi della Flotta Stellare di Star Trek i sistemi propulsivi a curvatura (warp) sono formati da tre elementi: il complesso reazione materia/antimateria; i condotti di trasferimento di potenza; le gondole a curvatura.
Questo complesso produce l'energia necessaria sia per la sua applicazione primaria (la propulsione della nave), sia per tutte le altre attività che si svolgono a bordo.
Il complesso di reazione materia/antimateria (M/ARA) costituisce il cuore del sistema di propulsione a curvatura: questo complesso è formato da quattro elementi distinti: gli iniettori di reazione; i segmenti di costrizione magnetica; la camera di reazione; i condotti di trasferimento di potenza.
Gli iniettori di reazione preparano e dosano la quantità di materia (da una estremità) e di antimateria (dall'estremità opposta) che deve entrare nella camera di reazione.

L'iniettore di antimateria è collocato nella parte bassa dello scafo secondario, vicino ai moduli di deposito di antimateria, mentre l'iniettore di materia è collocato nella parte alta dello stesso scafo, vicino al deposito di Deuterio; la forma di questi iniettori è sempre conica (con i bordi arrotondati) e misura 5,2 m di diametro per 6,2 m di altezza.
I segmenti di costrizione magnetica costituiscono la briglia strutturale, per mezzo della creazione di una pressione costante, ai raggi di materia e di antimateria, che vengono così incanalati dagli iniettori verso la camera di reazione.
La camera di reazione è a sua volta formata da due elementi a campana all'interno della quale avviene la reazione primaria e le sue misure si attestano attorno ai 2,3 m di altezza ad ai 2,5 m di diametro.
Attorno alla camera si svolge una striscia equatoriale che contiene gli alloggiamenti per i cristalli di Dilithium, unico materiale conosciuto (e ovviamente inventato) che non si annichilisce al contatto con l'antimateria e che produce, tramite la convergenza dei due raggi concentrati di materia e di antimateria che si annichiliscono nel cristallo, un raggio di plasma armonizzato; questo raggio energetico creato dalla reazione materia/antimateria, viene convogliata attraverso i condotti di trasferimento di potenza per arrivare velocemente alle gondole di curvatura (warp nacelles).

Ogni gondola è formata dall'insieme di tre strutture separate: le bobine di campo, gli iniettori di plasma, il ramscoop di Bussard. Il campo di energia (warp field) necessario a far viaggiare le astronavi è creato dalle bobine di campo ed è aiutato in questa operazione dalla caratteristica configurazione dello scafo della nave: le bobine generano un campo che avvolge la nave e la sua manipolazione produce il cosiddetto effetto curvatura (warp field effect) che propelle la nave attraverso ed al di là della velocità della luce.

Il motore ad impulso è formato da due gruppi di quattro serie di singoli motori, ed ognuno di questi è formato dalle 3 camere di reazione ad impulso, dall'acceleratore/generatore, dalle bobine del plasma e dal vettore esterno di direzione. La camera di reazione ad impulso è una sfera di 6m di diametro rivestita in 8 strati (1m di spessore totale) progettata per creare e contenere l'energia della reazione a fusione protone/protone del Deuterio.

Il plasma ad alta energia così prodotto viene convogliato, attraverso una apertura centrale della camera, nell'acceleratore/generatore lungo 3m e di 5,8m di diametro.
Infine il plasma risultante viene espulso attraverso i vettori di-rezionali progettati per regolare la quantità e la direzione dell'emissione.
Il carburante per questi piccoli reattori a fusione è costituito dallo stesso isotopo (il Deuterio) utilizzato per la propulsione a curvatura.
Questo viene immagazzinato a basse temperature (18°K) in un unico deposito collocato sempre nella parte superiore dello scafo secondario (sezione ingegneria), provvisto di speciali interruttori e condotti che distribuiscono il flusso di materia per tutti gli usi.

Bene dopo questa breve lezione di fisica Star Trek dobbiamo far notare ai nostri lettori che il carburante Deuterio potrebbe essere usato realmente per i futuri motori spaziali. Il Deuterio (simbolo 2H) è un isotopo stabile dell'idrogeno il cui nucleo (chiamato deutone o deuterone) è composto da un protone e un neutrone. La sua abbondanza isotopica è pari a 0,015% (0,030% in termini di massa). Nonostante non sia propriamente un elemento chimico a sé stante, si utilizza spesso il simbolo D per indicarlo. Chimicamente quasi identico all'idrogeno, a temperatura e pressione ambiente forma un gas di molecole biatomiche: 2H2 o D2.

Il deuterio, essendo quindi un’isotopo dell’idrogeno, impiegato massicciamente è in grado di difendere i tessuti e le cellule del corpo dai radicali liberi, sostanze chimiche pericolose prodotte quando il cibo è trasformato in energia, e corresponsabili del cancro, l’Alzheimer, il Parkinson e l’invecchiamento in sè. Il deuterio, secondo Mickhail Schepinov, ex professore all’Oxford University «appesantisce» la materia, rafforza i legami tra e intorno alle cellule del corpo, rendendole meno vulnerabili agli attacchi.

In particolare l’acqua arricchita con deuterio, che è due volte più pesante del normale idrogeno, ha già dimostrato di essere un efficace elisir nei vermi, che hanno visto allungarsi la vita di dieci anni, e dei moscerini, vissuti addirittura fino al 30% in più.

I cerchi nel grano ed i viaggi nell'iperspazio

In un articolo del Dr. Pasquarello si parla dell'interpretazione di alcuni pittogrammi che potrebbero descrivere futuri progetti di ingegneria aerospaziale.

"I messaggi nei cerchi del grano sono molto interessanti, soprattutto quando hanno contenuti particolari. In questa sede ci si soffermerà sui messaggi riguardanti i tunnel spaziali ed i viaggi iperspaziali.

Sebbene gli esseri umani non possiedano tale tecnologia, esistono teorie su un possibile modo per viaggiare tra sistemi stellari molto distanti in breve tempo, semplicemente utilizzando un sistema che si chiama iperspazio o wormhole o tunnel spaziali o ringhole (i ringhole sono wormhole stabili). Tale sistema consente di utilizzare distorsioni dello spazio sotto forma di tunnel che collegano velocemente zone dell'universo molto distanti tra loro, consentendo quindi di raggiungere una data località in un tempo infinitamente superiore rispetto a una qualsiasi astronave che viaggiasse alla velocità della luce.

È stato indicato più volte nei cerchi nel grano questo modo di viaggiare utilizzando i tunnel spaziali.

Ecco una esemplificazione di come funziona il sistema in questione:

Ecco cosa in proposito è stato disegnato nel grano. Facciamo degli esempi prendendo alcuni disegni nel grano che parlano proprio di tunnel spaziali.

Il primo disegno mostra una "astronave madre" schermata che entra in un tunnel spaziale

Il secondo disegno mostra l'entrata del tunnel spaziale:

Il terzo disegno mostra l'interno del tunnel spaziale:

Il quarto disegno alieno mostra l'entrata e l'uscita del tunnel spaziale, nonché la deformazione dello spazio:

Il quinto disegno mostra l'entrata e l'uscita di un tunnel spaziale di tipo diverso:

Il sesto disegno mostra l'entrata e l'uscita di un tunnel spaziale di tipo ulteriormente diverso:

E ci sono altri disegni che fanno riferimento a tali metodi di viaggio, nonché alla distorsione dello spazio.

Più in particolare, viene a volte passato il messaggio nei cerchi nel grano che la distorsione dello spazio-tempo della gravità ordinaria è simile a quella richiesta per viaggiare attraverso un wormhole.

Concludendo, ecco i metodi che si potrebbero utilizzare per andare e venire velocemente dal nostro Sistema Solare a zone lontanissime dello spazio:

Viaggi nel tempo?

"Per spiegarlo in parole semplici, la scienza ci dice che spazio e tempo sono strettamente connessi, sono una cosa sola, quindi la distorsione dello spazio provoca anche una distorsione del tempo.

Di conseguenza, quando si utilizza un tunnel spaziale del tipo prima descritto, è inevitabile che si viaggia anche nel tempo.

Si potrebbe ipotizzare si possa utilizzare apposite schermature per evitare di viaggiare nel tempo quando attraversano un tunnel spaziale.

Ma se non lo si facesse, si potrebbe davvero viaggiare nel tempo, ma non sarebbe un viaggio del tempo del tipo che si vede al cinema. Infatti, si viaggerebbe nel tempo rallentandolo o accellerandolo, e quindi accadrebbe che il tempo per il viaggiatore possa scorrere più velocemente o più lentamente rispetto al resto dell'universo. Diciamo che non dovrebbe essere piacevole attraversare un tunnel spaziale impiegandoci un giorno e poi scoprire che quando si esce dal tunnel sono passati 10 anni nel resto dell'universo, così come non dovrebbe essere piacevole attraversare un tunnel spaziale impiegandoci 10 anni e poi scoprire che quando si esce dal tunnel è passato un giorno nel resto dell'universo.

È per tale motivo che le "astronavi" dovrebbero utilizzare particolari schermature che le proteggono da possibili viaggi nel tempo durante la traversata di tunnel spaziali, ed in questo modo il loro viaggio è paragonabile ad un normale viaggio in autostrada........spaziale.

Ma in realtà la situazione presenta delle sorprese, in quanto ci sono chiare indicazioni di distorsione spaziali accompagnate a distorsioni temporali, cioè nei cerchi nel grano il discorso procede mostrando una "curva chiusa di tipo tempo" o Closed Timelike Curves CTC, che è una linea di universo chiusa, che implica quindi che l'oggetto che essa rappresenta, continuando a viaggiare nel futuro torna, sia nello spazio che nel tempo, al punto da cui è cominciata la linea di universo stessa (viaggiando, quindi, a ritroso nel tempo).

Si tratta comunque di rappresentazioni ben precise in tal senso, con tanto di indicazione del "trasporto di un orologio" intorno allo spazio tridimensionale riguardante un tragitto del tipo "curva chiusa di tipo tempo", con indicazioni che la cosa potrebbe anche essere fatta senza cambiamenti del tempo, cioè indicano che è possibile utilizzare la distorsione dello spazio dei wormhole senza viaggiare nel tempo:

Infatti sono disegni dove il concetto di distorsione del tempo è direttamente legato a quello di distorsione dello spazio:

E sono presenti evidenti riferimenti alle Onde Gravitazionali, che sono onde dovute alla presenza di un campo gravitazionale

(la sfera che si vede sotto la figura mostra come essa viene deformata della figura a 4 punte):

Il che è, ovviamente, ancora una volta scientificamente esatto:

"Il meccanismo secondo il quale vengono a formarsi le onde gravitazionali in un punto dello spazio è dovuto a ciò che viene definito ritardo temporale: due masse esercitano tra di loro una forza attrattiva inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza: l’onda gravitazionale è proprio il meccanismo attraverso cui il campo gravitazionale si propaga nello spazio.

Concludo facendo notare una cosa interessante.

Si pensi che in poco più di 50 anni di esplorazione spaziale l'uomo riesce già a fare cose straordinarie, può mandare con costi contenuti dei veicoli in tutto il sistema solare e comandarli da Terra, oltre ad essere andato ripetutamente sulla Luna.
Rendiamoci conto. Noi siamo riusciti a mandare su Marte, a 200 milioni di chilometri di distanza, dei veicoli automatici e siamo riusciti a comandarli con così tanta precisione che uno è riuscito a fare la foto all'altro mentre atterrava:
C
licca qui

Abbiamo portato su Marte vari veicoli come una piccola scavatrice che ha scavato ed analizzato il suolo di un altro pianeta. Riceviamo da Marte le informazioni meteo: massima -30°C, minima –80°C, pressione 8,5 millibar, assenza di vento. E lo abbiamo fatto adesso, senza mettere a rischio neanche una vita umana, con una spesa di circa 500 milioni di dollari: l'equivalente di un giorno e mezzo di guerra in Iraq.

Ora, noi in 50 anni di esplorazione spaziale abbiamo fatto questo. Immaginate specie aliene cosa possano aver fatto in 500, 5.000, 50.000 anni di esplorazione spaziale, se non molto ma molto di più.

Noi siamo una specie molto giovane ed altrettanto giovane è la nostra civiltà, ma specie aliene e le rispettive civiltà possono benissimo essere anche milioni di anni più vecchie.

Se noi in un tempo così breve siamo riusciti a fare grandi cose, immaginate cosa possono riuscire a fare civiltà aliene che hanno avuto più tempo a disposizione.

Possono ad esempio aver scoperto e messo a punto metodi per superare agevolmente distanze spaziali enormi, metodi per avere energia gratuita o quasi, innovativi sistemi di propulsione e tanto altro ancora che sembrerebbe inverosimile perfino in un nostro fumetto di fantascienza: perché certe cose è impossibile perfino immaginarle per noi "primitivi" umani.

Anche la scienza ed i militari studiano queste cose!

Gli scienziati ed i militari studiano seriamente queste cose, e nelle loro ricerche approfondiscono sempre di più al viaggio iperspaziale, che risulta perfino spiegato teoricamente in modo scientificamente corretto.

Metto qui di seguito due ricerche significative su questo argomento:

Questo è uno studio in merito dell'AIR FORCE RESEARCH LABORATORY e dell'AIR FORCE MATERIEL COMMAND:

CLICCA QUI (in inglese)

La ricerca è presente perfino sul sito di una prestigiosa federazione di scienziati americani:

http://www.fas.org/sgp/eprint/teleport.pdf

Invece, questo è uno studio presentato dagli scienziati allo Space Technology & Applications International Forum, meno complesso del precedente:

CLICCA QUI (in inglese)

La ricerca è presente anche sul sito internet degli scienziati che studiano certi ambiti:

http://www.americanantigravity.com/documents/Eric-Davis-STAIF-2005.pdf

o http://www.earthtech.org/publications/teleportation_via_Wormhole-Stargates_Eric_Davis.pdf

Ovviamente gli studi sono portati avanti da vari scienziati in tutto il mondo, ad esempio scienziati americani stanno studiando una nuova possibilità per raggiungere la «propulsione a curvatura», e per il momento non avrebbero trovato alcun impedimento che vada a scontrarsi con le leggi della fisica.

Basti pensare ai fisici americani Gerald Cleaver e Richard Obousy, i quali sono convinti che manipolando una porzione di spazio attraverso un’ingente concentrazione di energia si potrebbe arrivare alla creazione di una «bolla» in grado di spingere l’astronave a una velocità ben superiore rispetto a quella della luce. Un effetto del tutto simile a quello derivante dal cavalcare un’onda. Presupposto necessario agli studi dei due scienziati è la M-theory , un recente sviluppo della Teoria delle stringhe che aumenta le dimensioni dell’universo a undici. Sarebbe, infatti, proprio attraverso l’intervento in questa undicesima dimensione che si creerebbe l’energia necessaria a questa super propulsione, nello stesso modo in cui potrebbe essersi espanso l’universo dopo il Big Bang.
La Teoria della relatività di Einstein non esclude la possibilità di superare la velocità della luce, ma asserisce che per farlo sarebbe necessaria una quantità di energia infinita. Quantità che invece Cleaver e Obousy hanno ricalcolato e che risulterebbe pari "soltanto" all’intera massa di Giove.

Questi ed altri sono gli studi in corso che sembrano portare verso la possibilità di viaggiare nell'iperspazio, ossia più veloci della luce attraverso distorsioni spaziali.

Il viaggio interstellare verso nuovi mondi e nuove civiltà potrebbe diventare per l'uomo qualcosa di più di un semplice espediente cinematografico, anche se probabilmente passerà molto tempo prima che si riesca a creare la tecnologia in grado di sfruttare questo tipo di energia. "

© Segnidalcielo

Roberto Pinotti: “gli alieni? Ci osservano, ma non si fidano di noi”

Il Giornale OnlineInviata da giusparsifal

Roberto Pinotti è un uomo che fa discutere. Veneziano, 65 anni, sociologo e scrittore, è il maggiore esperto italiano di ufologia. Crede negli alieni. Contro ogni scetticismo e ogni pregiudizio. Dice che solo negli ultimi sessant’anni sono stati documentati almeno 150mila casi per i quali ogni ipotesi di spiegazione convenzionale non si è rivelata valida e credibile. Spiega che molti ancora non credono alla teoria extraterrestre, anche perché le autorità politiche e militari continuano a mettere in campo strategie di discredito. Per questo ha scritto un libro, « Alieni: un incontro annunciato» (Oscar Mondadori, 10 euro).

Dove apre tutti gli X Files per rileggere la storia umana sotto una luce tutta nuova: dalla Bibbia alle pagine latine dello storico Giulio Ossequente, dalle osservazioni astronomiche dal Seicento in poi alle relazioni top secret del Pentagono e del Kgb. Anche religioni, mitologie, leggende e tradizioni potrebbero trovare una spiegazione alternativa legata a interventi alieni. Ci incontreremo mai? Per ora ci accontentiamo di incontrare l’autore…

Qual’è oggi la prova più evidente dell’esistenza degli alieni?
«Sul fronte scientifico e dell’astrofisica nessuno nega più su basi statistiche l’esistenza di civiltà aliene. Gli scettici ritengono però che, considerate le enormi distanze fra la Terra e le stelle, un contatto fisico sarebbe pressochè impossibile. Il che in realtà è una falsa argomentazione, in quanto se è pur vero che il limite fisico della velocità della luce costituisce un ostacolo, è anche vero che la fisica d’avanguardia ci conferma che curvando opportunamente lo spazio si potrebbero colmare grandi distanze in tempi brevi bypassando il problema».

…ma aldilà delle considerazioni della fisica?
«La casistica degli ultimi sei decenni, più di un milione di casi accertati, migliaia dei quali autenticati da vari governi conferma la presenza di apparecchi volanti rivoluzionari di ignota provenienza e dalla tecnologia superiore, estranei alla realtà che conosciamo. E dunque extra-terrestri».

Perchè gli alieni non si mostrano ai terrestri in maniera chiara ed evidente?
«Un evento simile ci precipiterebbe nel caos. Per cui… a chi conviene complicare il quadro complessivo? Il non intervento da un lato e il silenzio dall’altro imposto dall’intelligence delle superpotenze sono la garanzia dello status quo…»

Ma davvero, secondo lei, dopo anni di film e libri non siamo preparati a incontrare l’alieno?
«É vero: media, cinema e TV ci hanno ormai più preparati alla prospettiva aliena. Pare addirittura che l’intelligence americana abbia varato a Hollywood negli anni 50 un “Progetto Produzioni Orientate” per acculturare le masse ed evitare scomodi contraccolpi psico-sociologici. A gennaio poi un sondaggio di Raiuno ha rilevato che il 74,8% dei suoi telespettatori accetta l’esistenza degli UFO e degli alieni».

…però?
«Uno choc culturale non sarebbe più un devastante etnocidio come quello subito dai popoli precolombiani ad opera degli europei 5 secoli fa, ma metterebbe in crisi le autorità di ogni genere politiche, militari e religiose in un incontrollabile processo sociologico di anomia che azzererebbe la nostra leadership, delegittimata e bypassata da sovrumani esseri alieni finora dimostratisi di fatto non ostili e quindi implicitamente più affidabili di leader che ci hanno finora mentito temendo che il tutto scappi loro di mano».

Chiesa compresa?
«La Chiesa ha messo le mani avanti ammettendo la possibile realtà di alieni che devono essere considerati nostri fratelli e che anzi devono esistere perché altrimenti ciò contraddirebbe l’onnipotenza creatrice di Dio».

Ma l’esistenza degli alieni alla fine cosa prova?
«Che l’uomo non è solo nell’ universo e non è al centro del creato. Mica poco…»

Gli alieni governano e in che modo i nostri destini?
«Gli alieni non governano i nostri destini non più di quanto non lo facciano i nostri antropologi nei confronti degli aborigeni della Nuova Guinea…»

Si può dire che anche Dio, o gli dei, potrebbe essere alieni?
«In un lontano passato le visite di extraterrestri potrebbero in effetti avere facilmente generato certuni miti, culti e religioni, come ipotizza il saggista Erich Von Daeniken…»

Lei ha avuto contatti con intelligenze aliene?
«Personalmente non ho mai avuto rapporti con occupanti di Ufo, ma studiando il problema ho più volte indagato episodi con al centro testimoni insospettabili che hanno vissuto tale esperienza».

Cosa vogliono da noi?
«Di sicuro non vogliono problemi con noi. Usano certo la Terra come scalo, ma da sempre non interferiscono con una civiltà inferiore e violenta mantenendosi a debita distanza. Non si fidano, e forse fanno bene».

Cos’è la paleoaustronautica?
«La paleoastronautica, termine da me coniato, è lo studio di attività di tipo astronautico nell’antichità. Ovviamente di origine non terrestre».

Si può davvero riscrivere la storia attraverso la presenza aliena?
«Volendo, attraverso lo studio delle segnalazioni ufologiche e di presenze “altre” nel corso del tempo dall’antichità ad oggi, la storia si, potrebbe essere riscritta».

Perchè noi dovremmo essere la specie meno evoluta dell’ universo?
«Nessuno dice che siamo la specie meno evoluta dell’ universo. Ma certamente, con chi almeno da millenni effettuerebbe voli spaziali interstellari il divario è immane».

Che vita c’è allora dopo la vita?
«Anche se apparentemente questo problema esistenziale non c’entra più di tanto con gli Ufo, se stiamo a quanto presunti alieni avrebbero dichiarato in proposito, dopo la vita ci sarebbe la vita».

Cioè?
«Ci si reincarnerebbe in più esistenze successive, proprio come dicono i Celti, i filosofi greci, gli Indù, i Buddisti e i Primi Cristiani. Poiché nulla in natura si crea o si distrugge, perché escluderlo? Comunque, sempre secondo le stesse fonti gli alieni onorerebbero lo “Spirito Creativo” dinanzi a cui “tutti i mondi dovrebbero inchinarsi”».

Che succede nel 2012?
«Nel 2012 potrebbe accadere, come dicono i nostri stessi scienziati, un picco di attività solare atteso da tempo che nel caso manderebbe quanto meno in tilt la nostra rete satellitare, la telefonia cellulare, internet e le comunicazioni elettroniche, forse danneggiando i grandi sistemi elettrici. Tecnologicamente torneremmo allora indietro di un secolo. Ma in ciò UFO e alieni non c’entrano, anche se forse lo sanno».

É vero che lei ha comprato casa sulla luna?
«Per le mie attività aerospaziali la Rai mi ha solo regalato nel 1988 un appezzamento di suolo lunare acquisito dalla Lunar Land Co. statunitense, il cui valore è solo formale, in quanto penso che il Diritto Spaziale ritenga tale atto non valido. Così pure nel 1997 mi è stato intestato dagli astrofili che l’hanno scoperto il pianetino Pinotti 12470-1997BC9».


Fonte:
da Richard sab 19 dic 2009, 10:15 stampa friendly

lunedì 14 dicembre 2009

STANTON FRIEDMAN: LA TERRA E' VISITATA DAGLI EXTRATERRESTRI

mercoledì 9 dicembre 2009
Esistono prove schiaccianti che intelligenze extraterrestri stanno visitando il nostro pianeta: è quanto afferma il famoso fisico nucleare, nonché ufologo, Stanton T. Friedman in merito alla possibilità o meno che avvenga, in un prossimo futuro, una totale divulgazione della verità da parte del governo americano. Egli dice di non aver mai visto un oggetto volante non identificato, ma questo non vuol dire che essi non esistano: le sue convinzioni sono basate su anni ed anni di studio e di interviste a testimoni che hanno avuto questi avvistamenti. Friedman, noto anche come il “fisico dei dischi volanti” ha esternato le sue convinzioni durante una lezione – conferenza tenutasi nel Tennessee al Suites Baymont.

Durante la sua “lezione” egli ha affermato che ormai non ci sono più dubbi sull’esistenza di queste visite: gli UFO sono una realtà incontrovertibile e alcuni di loro sono sicuramente di origine aliena. Il soggetto UFO costituisce oggi un Watergate cosmico, il che significa che solo alcune persone, nei governi che contano, sono a conoscenza di ciò che interagisce con il nostro pianeta fina dal 1947, quando due oggetti volanti non identificati caddero nel New Mexico e vennero recuperati dal governo americano insieme ad alcuni cadaveri alieni. Da quel momento l’argomento UFO fu classificato.

Nessuna delle argomentazioni poste a discredito di questo fenomeno, ha potuto insabbiare totalmente la verità che giorno dopo giorno, è venuta e sta venendo fuori. La storia dei dischi volanti è la più grande storia di tutto il millennio: le visite degli alieni e l’insabbiamento del governo americano durano da oltre cinquanta anni. Secondo Friedman, il governo federale non sarebbe ancora vicino ad un totale “disclosure”, perché ciò costituirebbe una grave minaccia alla tecnologia, all’economia e all’ordine precostituito. Gravi conseguenze si avrebbero anche nel campo azionario e religioso, dove molte dottrine ne uscirebbero totalmente sconvolte. Ma il timore più grande per i governi che detengono il segreto, sarebbe quello di perdere la credibilità ed il potere politico ed economico. I grandi gruppi finanziari ed economici, in totale connubio con il potere politico, vedrebbero minacciati i loro interessi ed il loro primato: guai se nuove tecnologie venissero condivise con l’umanità.

Friedman, ha cominciato ad interessarsi al fenomeno UFO fin dal 1958; per 14 anni ha lavorato allo sviluppo di armi classificate ed avanzati sistemi spaziali, dando il suo contributo alle maggiori aziende tecnologiche americane: dalla General Motors, alla Westinghouse, alla McDonnel Douglas: tutte società che sarebbero connesse all’applicazione della tecnologia aliena a quella terrestre, attraverso la retro ingegneria. La sua prima conferenza di carattere ufologico risale al 1967 e da allora ha svolto direttamente sul campo la sua attività di ricercatore e di studioso, interessandosi al caso Roswell e redigendo numerosi rapporti su molti altri casi.
Attualmente svolge l’attività di ricercatore per il MUFON (Mutual UFO Network).

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Fonte originale: Murfreesboro Post - Danilo1966.splinder.com

mercoledì 9 dicembre 2009

Jill Bolte Taylor: un colpo di intuizione (sott. italiano)



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da Richard lun 07 dic 2009, 23:16 stampa friendly Invia mail a un amico

sabato 5 dicembre 2009

10 dicembre: Obama ritirerà il Nobel per la Pace. E dirà la verità sugli alieni

Lo scorso 27 novembre era prevista un’importante conferenza mondiale, tenuta da Barack Obama, dove il presidente americano avrebbe dovuto rivelare tutta la verità sull’esistenza di forme di vita diverse dalla nostra nell’ Universo, su alcuni contatti diretti con i popoli di un’altra galassia e sull’Area 51, nel deserto del Nevada.La notizia era giunta come un fulmine a ciel sereno dal Convegno di Esopolitica – la politica interplanetaria – che aveva avuto luogo lo scorso mese di luglio a Barcellona. Si è però visto come la Casa Bianca abbia fatto passare la data del 27 in perfetto silenzio, lasciando delusi tutti coloro che da mesi attendevano l’evento con ansia e trepidazione.Qualche tempo fa, due appassionati ufologi di nome Bill Rayan e Kerry Cassidy avevano ideato un progetto di ricerca su internet e lo avevano chiamato Camelot, come la fortezza di re Artù, con lo scopo di rintracciare nel web le notizie cancellate, nascoste o criptate su Ufo e alieni.Durante il loro girovagare nella rete, Rayan e Cassidy si erano imbattuti nel nome di Peter Peterson, che sarebbe l’uomo che aveva diffuso la notizia della prevista conferenza stampa di Obama. Indagando più a fondo, Ryan e Cassidy non erano riusciti a trovare delle notizie più dettagliate ma avevano scoperto che di Peter Peterson ve ne erano diversi e che due di loro (uno miliardario e l’altro inventore) avevano la stessa faccia, anche se abitavano in paesi diversi.La ricerca in rete era andata avanti, sino ad arrivare ad altri due nomi dietro i quali – a dire dei due di Camelot – potrebbe nascondersi la vera identità di Peterson: David Wilcock e Richard Hoagland. Wilcock è un ufologo non molto considerato, mentre Hoagland è un esperto di studi sulla Luna e vanta una conoscenza molto grande sull’argomento. A diffondere l’annuncio della conferenza stampa di Obama prevista il 27 novembre sarebbero dunque stati loro.In estate, Wilcock e Hoagland avevano annunciato che il mondo sarebbe stato avvertito gradualmente dell’esistenza degli alieni, allo scopo di non suscitare panico e far passare la notizia con calma e ragionamento. Ad avvertire i terrestri della presenza degli extra terrestri ci avrebbe pensato un’autorità che lo spazio profondo lo conosce bene, ossia la Nasa, che avrebbe portato dichiarazioni di eventi incredibili come quello della scoperta di una sospetta base lunare tramite l’applicazione Google Moon.La domanda adesso è questa: Barack Obama la farà questa conferenza sugli alieni? Pare di sì, secondo i ben informati e secondo i due geni del progetto Camelot. La farà dopo il 10 dicembre, dopo che avrà ritirato il premio Nobel per la Pace.Fonte:
da xxo sab 05 dic 2009, 17:20