sabato 17 ottobre 2009

Irlanda e Perù rifiutano gli OGM



L'Irlanda mette al bando gli OGM

16/10/2009 - Gabriele Bindi

Il Governo irlandese sta per decidere un bando totale sugli organismi geneticamente modificati e ha intenzione di introdurre un’etichettatura volontaria ogm free, includendo carne, uova e prodotti caseari. Il Perù

Una scelta politica fa parte nel nuovo programma votato sabato scorso dall’esecutivo formato dal centro destra e il partito dei Verdi. Il provvedimento punta a «dichiarare l’Irlanda ogm free. Il testo inoltre si pone l’obiettivo di ottimizzare i vantaggi della produzione agroalimentare priva di organismi geneticamente modificati segnalandolo con un’apposita etichettatura. Una politica simile a quella adottata recentemente in Germania». Stessa cosa sta succedendo dall’altra parte del globo. Il governo peruviano si prepara a bandire dal Paese la coltivazione delle piante transgeniche fino al 2014. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa il Ministro per l'ambiente Antonio Brack, che ha spiegato che la moratoria sarà applicata in seguito alla pubblicazione del Regolamento per la Biosicurezza Agricola.

Il testo di legge è stato completato nel 2005 e ha coinvolto alcune istituzioni pubbliche, come l'Istituto Nazionale per l'Innovazione Agraria (Inia), i Ministeri dell'Ambiente e dell'Agricoltura (Minag), ma anche il settore industriale e la Piattaforma per un Perù Libero da ogm. Il processo di adozione del regolamento ha previsto anche una fase di consultazione pubblica nella quale i cittadini hanno potuto inviare i propri commenti sull'adozione o meno degli ogm a un apposito sito web del Ministero dell'agricoltura nel Dicembre 2008. Il documento finale sarà pubblicato a metà ottobre e prevede che il Perú possa vietare l'ingresso di quei semi che potrebbero danneggiare la biosicurezza del paese.

In attesa che vengano definiti gli aspetti tecnici che riguardano il monitoraggio delle piante transgeniche, il personale scientifico dell'Inia sta accertando la possibile contaminazione del mais dai transgenici NK603 e Bt, denunciata in alcune provincie. L'ingresso illegale di semi ogm e il mancato controllo da parte delle autorità potrebbero infatti causare la perdita degli oltre 55 ecotipi di mais che rappresentano un valore biologico e commerciale incalcolabile per il paese. A tal fine la Piattaforma per un Perù Libero da ogm ha invocato l'adozione della moratoria e ha chiesto ai Ministeri interessati di esigere dagli esportatori un certificato che attesti l'assenza di ogm nelle partite di mais, cotone, colza e soia che entrano nel territorio.


Fonte:
da sephir sab 17 ott 2009, 15:09 stampa friendly Invia mail a un amico crea pdf di questa news