lunedì 30 novembre 2009

2012: una DATA, un MITO

Il Giornale Onlinea cura di evolver.net e disinfo.com

2012 ovvero: Come ho imparato a smettere di preoccuparmi e ad amare il Cambiamento-Spostamento Dimensionale. Le iniziative di due portali fuori continente e quelle italiane. Inoltre i film in controtendenza al tormentone holliwoodiano in voga.

Dove sarai quando il Lungo Computo di 5.125 anni del Calendario Maya finirà, il 21 dicembre 2012? Sarai nascosto in una grotta sotterranea al riparo dal cataclisma globale e dall' inversione magnetica dei poli? Sarai in procinto di entrare in un reame d'iperspazio multidimensionale innescato dall'attivazione di massa della ghiandola pineale? Starai raccogliendo i pezzi di un mondo in rovina o ballerai tutta la notte al party della fine dei tempi?

Considerando che nessuno sa cosa succederà nel 2012, la fine del Calendario Maya funziona come un memo tremendamente intrigante su cui si possono proiettare le nostre speranze e le paure, i sogni e i desideri. Hollywood ha offerto una proiezione di massa dell'ombra collettiva in forma di epico disastro da 250 milioni dollari che porta l'estetica della distruzione a un nuovo picco di perfezione. Paradossalmente, questo destino da epopea tragica potrebbe creare una grande apertura per offrire una visione alternativa di ciò che il 2012 può essere per il nostro pianeta.

Potenzialmente, il 2012 può rappresentare il venire-alla coscienza della specie umana, in cui ci assumiamo la responsabilità del nostro ruolo come agenti di evoluzione cosciente. Un crescente movimento di base si rende conto, ora, che non possiamo più aspettare i governi, le aziende, o qualsiasi altra autorità esterna per creare quel mondo bello in cui aneliamo a vivere. Dobbiamo farlo noi stessi. Questa rete crescente di Evolvers, Burners, Bioneers, Transition Towners ed altri è in via di sviluppo di nuove reti di cooperazione che possono contribuire a guarire il nostro pianeta fornendo al contempo soluzioni sostenibili per i sistemi economico e politico disastrosamente insostenibili, che depotenziano le persone, mantenendole addormentate.

Alcune iniziative come quella di Evolver Spore promuoveranno e ospiteranno in tutto il mondo conversazioni sul 2012 e l'evoluzione della coscienza, comprese le "contro-proiezioni" al catastrofico film “ 2012” della Sony Pictures a giorni in tutte le sale cinematografiche. Proporranno un'anteprima del lungo documentario della Mangusta Productions: " 2012: Time for Change” ( 2012: tempi di cambiamento), diretto da Joao Amorim e interpretato dall'autore di “ 2012” Daniel Pinchbeck, insieme a una sezione del DVD di Disinformazione.com " 2012: Scienza o superstizione", prodotto da Gary Baddeley. Inoltre, l'autore di bestseller John Major Jenkins terrà una breve presentazione video per i partecipanti a Spore. In seguito, si discuteranno le profezie indigene e la trasformazione globale, e come preparare noi stessi e le nostre comunità ai rapidi cambiamenti a venire.

Puoi vedere nell'elenco qui per trovare una "spora" nella tua zona. Se non vi è ancora un Spore Evolver nella vostra comunità, potete scrivere a Jonathan email ((at)) Evolver ((dot)) net per iniziarne una. In italia è in corso proprio in questi giorni una serie d'incontri con Sabrina Mugnos sul tema: 2012, e se il mondo non finisse?

A proposito di film:
" 2012: Time for Change" è un caratteristico documentario, diretto da Joao Amorim della Curious Pictures e con Daniel Pinchbeck, l'autore del bestseller " 2012: The Return of Quetzalcoatl" (Penguin, 2006). Nello stile di "An Inconvenient Truth", "What the Bleep Do We Know", e "Waking Life", il film esplora le idee su ciò che l'immediato futuro può riservare, utilizzando i simboli dei miti e delle profezie della cultura Maya del Messico. Interviste con scienziati evolutivi, antropologi, fisici, come Dean Radin, Barbara Marx Hubbard, Nassim Haramein John Todd e Stamets Paolo e celebrità come Sting, Ellen Page e Gilberto Gil. " 2012" unisce cinema e animazione in modo innovativo, che ci conducono in un viaggio attraverso la nostra stessa evoluzione. Per saperne di più clicca

" 2012: scienza o superstizione": innumerevoli libri e siti web, articoli di riviste e i titoli dei giornali dibattono appassionatamente il 2012 e il suo significato, su due versanti: coloro che sostengono l' Apocalisse in previsione della fine dei tempi, e coloro che vedono un rinnovamento a venire, una rinascita della coscienza. Come gran parte di ciò che sentiamo, quanto è scienza e quanto è superstizione? In questo film i principali ricercatori, scrittori e scienziati nel settore ci dicono esattamente ciò che questa data rappresenta per loro, perché è importante, e che cosa dobbiamo aspettarci. In primo piano nel film sono Graham Hancock, John Major Jenkins, Daniel Pinchbeck, Alberto Villoldo, Anthony Aveni, Robert Bauval, Jim Marrs, Walter Cruttenden, Lawrence E. Joseph, Alonso Mendez, Douglas Rushkoff, John Anthony West e Benito Vegas Duran. Per saperne di più clicca

Fonti: evolver.net, disinfo.com
Traduzione per Scienza e Conoscenza di Elsa Masetti

da Richard lun 30 nov 2009, 09:48 stampa friendly

La mummia del TITANIC

Al momento del naufragio il TITANIC trasportava anche una mummia egiziana: la vera causa potrebbe risiedere in un'antica maledizione...

di Claudio Bossi

Facciamo un salto a Il Cairo nell'anno 1910, due anni prima della disgrazia del TITANIC, quando un americano, di cui non fu reso noto il nome, avvicinò l'egittologo inglese Douglas Murray, proponendogli l'acquisto di un prezioso reperto. Si trattava di un sarcofago rinvenuto nel tempio di Ammon-ra, appartenente ad una principessa di rango vissuta a Tebe attorno al 1600 a.C. All'esterno del sarcofago erano raffigurate, in smalto e oro, con tecnica raffinata, le fattezze della principessa. Il sarcofago si presentava in perfette condizioni di conservazione. Murray non si lasciò sfuggire l'occasione e staccò subito un assegno all'americano, il quale non arrivò mai ad incassarlo perché morì la sera stessa. Nel frattempo Murray aveva già preso provvedimenti affinché il sarcofago venisse spedito a casa sua a Londra.

Un altro egittologo, che si trovava nella capitale egiziana, raccontò a Murray la sinistra storia legata al sarcofago. La principessa di Ammon-ra, sacerdotessa del culto dei morti, aveva fatto incidere sulle pareti della sua camera mortuaria un inquietante monito: su chiunque avesse spogliato il suo sacello si sarebbero abbattute disgrazie e terrore. Douglas Murray, però, si fece beffe di quella superstizione fino a tre giorni dopo, quando un fucile gli esplose misteriosamente in mano, durante una battuta di caccia lungo il Nilo. Dopo una settimana di atroci sofferenze in ospedale, il braccio rimastogli ferito dovette essere amputato all'altezza del gomito. Quello non fu che l'inizio. Durante il suo viaggio di ritorno in Gran Bretagna, due amici di Murray morirono per "cause ignote".

Inoltre i due domestici egiziani che avevano trasportato la mummia morirono nel giro di un anno o poco più. Per Murray quel sarcofago diventò un'ossessione. Quando vi posava gli occhi, il viso modellato della principessa sembrava tornare in vita con uno sguardo che gelava il sangue.

Alla fine decise di disfarsene ma una sua amica lo convinse a consegnarglielo. In poche settimane la madre della donna morì, lei fu abbandonata dal suo innamorato ed in seguito venne colpita da una sconosciuta malattia da deperimento. Alla fine lasciò come disposizione testamentaria che il sarcofago dovesse ritornare a Douglas Murray. Però Murray, ormai malridotto, non ne volle più sapere e donò il sarcofago al British Museum.

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da Quantico dom 29 nov 2009, 13:26 stampa friendly

Ufo e Alieni. Gli Usa decidono per il silenzio Ma per il Vaticano gli extraterrestri ci sono, eccome!


da gialli.it

Barack Obama e gli Stati Uniti non fanno dichiarazioni sugli extraterrestri. Intanto, però, altri governi sembrano molto impegnati sul fronte Ufo-Files. Dalla Bulgaria al Brasile, passando per la piccola Città del Vaticano, ecco una serie di notizie sulle quali dovremmo ragionare per capire cosa sta realmente accadendo nel mondo.

di ARTURO PIRA

La prima news arriva dall’est. Il Novinar, un quotidiano che si pubblica a Sofia, ha stupito i suoi lettori raccontando una storia incredibile. Gli alieni sarebbero uscito allo scoperto! E lo avrebbero fatto rispondendo ad una serie di domande poste dall’Accademia delle Scienze di Bulgaria.

Il sistema utilizzato per entrare in contatto con gli studiosi è complesso. Gli alieni avrebbero usato pittogrammi e cerchi nel grano per rispondere a una trentina di domande. Le risposte? Sono tranquillizzanti. “Vogliono aiutarci – ha spiegato al quotidiano il vicedirettore dell’Accademia Lachezar Filipov – il problema però è proprio il livello di comunicazione. Noi, secondo quando emerge dalle risposte ottenute, stiamo sbagliando le domande. E loro non possono fare nulla”.

A voler interpretare la criptica dichiarazione di Filipov ci sarebbe, dunque, un problema di comunicazione forse legato ai diversi livelli di conoscenza che ci sono tra noi e le eventuali altre razze aliene presenti nell’ Universo. Fatto sta che Filipov ritiene che orami siamo vicini ad un “ contatto” definitivo.
E a sostegno della sua tesi ha tirato in ballo nientemeno che il Vaticano.

Il gesuita che credeva agli Ufo

La storia che all’ombra della Santa sede qualcuno cominciasse a credere a presenze extraterresti non è nuova. Se ne era parlato spesso, ma nessuna dichiarazione ufficiale sosteneva le voci insistenti. Poi è arrivato padre Fùnes, e le cose sono cambiate. Andiamo per ordine.

Padre Josè Fùnes, 46 anni, nato a Cordoba, in Argentina, è da qualche anno il nuovo direttore della Specola Vaticana, l’osservatorio astronomico della Santa Sede.

Laureato in astronomia, con un faccione simpatico e sereno, padre Fùnes è sempre stato interessato agli Ufo. E quando è arrivato alla direzione dell’Osservatorio non ha fatto niente per nascondere la sua passione. Fino a quando, qualche giorno fa, durante la settimana di studi sull’astrobiologia organizzata dall’Osservatorio ha spiegato che “nonostante l’astrobiologia sia un campo nuovo e un argomento ancora in fase di sviluppo, le domande riguardanti l’origine della vita e la sua esistenza da qualche altra parte nell’ universo sono molto interessanti e meritano seria considerazione. Questi interrogativi hanno molte implicazioni filosofiche e teologiche”.

Bingo. Con tale dichiarazione le speranze di tutti quelli che hanno sempre creduto nella presenza extraterrestre hanno trovato finalmente nuova linfa.

La notte degli UFO in Brasile
E dal Vaticano la notizia è rimbalzata in tutto il mondo. Ma neanche il tempo di prendere fiato e un altro governo è uscito allo scoperto. Questa volta dobbiamo spostarci in America Latina. E precisamente in Brasile dove pare siano stati resi pubblici, proprio alcune settimane fa, una serie di documenti top-secret sugli UFO, tutti relativi agli anni ‘80.

Il dossier è composto da ben 800 pagine. Tra i documenti c’è anche quello riguardante la notte del 19 maggio 1986, la “notte ufficiale degli UFO in Brasile”. Allora 21 oggetti sferici, di circa 100 metri di diametro, avrebbero letteralmente bloccato il traffico aereo negli aeroporti delle principali città.
La notizia era stata seguita dall’esercito ed era finita in un dossier a lungo secretato.

Dopo la decisione del governo brasiliano di declassare i documenti segreti, il ministro Octavio Moreira Lima è andato sulle reti televisive nazionali per spiegare cosa accadde quella notte. Ed anche i piloti hanno potuto parlare liberamente.
Inutile dire che tutto il Brasile è rimasto incollato alla tv per ore.
La relazione sulla notte degli Ufo è reperibile facilmente anche in Rete.

Borghezio e gli extra…terrestri
Mezzo mondo, dunque, parla di Ufo. E in Italia? Per ora nessuna dichiarazione ufficiale, o ansia di confessioni. L’unico che sembra interessato agli alieni e il signor Mario Borghezio, il “condottiero” leghista appassionato di crociate contro gli extracomunitari.

A Borghezio la parola “extra” deve far accapponare la pelle e qualche giorno fa si è lanciato in una clamorosa dichiarazione. “Stati Uniti, Russia e anche le autorità militari italiane nascondono numerose segnalazioni di Ufo”. Detto ciò ha deciso di costituire un gruppo di studio a Milano che partirà dagli avvistamenti di Caselle del 1970.

Quella sera all’aeroporto torinese ci fu un avvistamento radar-visuale. Ne parlò anche La Stampa di Torino, ma poi non se ne seppe più nulla. Ora Borghezio vuole fare luce su questo e altri episodi.

Staremo a vedere. Magari gli Ufo lo terrano lontano dalle battaglie contro gli extracomunitari e stiamo tutti più tranquilli.

(28 novembre 2009)


Fonte:
da Quantico dom 29 nov 2009, 20:13 stampa friendly