sabato 19 dicembre 2009

DAGLI STARGATE ALLA

PROPULSIONE A CURVATURA

di Massimo Fratini

I motori a curvatura producono un campo che curva lo spazio-tempo e che consente ad una nave spaziale di compiere viaggi su grande distanza. Nella serie Star Trek le astronavi come l'Enterprise e la Voyager sfruttano il plasma e il Deuterio come propellente per i viaggi.

ANCHE NEI CERCHI NEL GRANO SI PARLA DI MOTORI A CURVATURA CHE SFRUTTANO GLI STARGATE

Avete mai pensato di sostituire la benzina con gas di deuterio e di sostituire la candela con un potente laser sottile?

Con un solo litro di deuterio potreste fare circa 400 milioni di kilometri.

Guardando la meccanica di un normale motore a scoppio alimentato con benzina comune, ci si rende subito conto che ci sono delle modifiche da fare per adattarlo al gas di deuterio.
Non si tratta di uno scherzo ma il propellente che usa l'astronave Enterprise per volare nello spazio alla velocità luce (motore ad impulso) usa appunto il gas di Deuterio. Ma vediamo come funziona un motore a curvatura.

La propulsione può avvenire in due differenti modi con due differenti finalità:

i motori a curvatura producono un campo che curva lo spazio-tempo e che consente alla nave spaziale di compiere viaggi su grande distanza; i motori ad impulso, basati sull'emissione di una sostanza definita come plasma, servono per le normali manovre e per l'avvicinamento a pianeti ed altri corpi celesti, lo stazionamento in orbita e l'allontanamento da questi.


Così come si vedono sulle astronavi della Flotta Stellare di Star Trek i sistemi propulsivi a curvatura (warp) sono formati da tre elementi: il complesso reazione materia/antimateria; i condotti di trasferimento di potenza; le gondole a curvatura.
Questo complesso produce l'energia necessaria sia per la sua applicazione primaria (la propulsione della nave), sia per tutte le altre attività che si svolgono a bordo.
Il complesso di reazione materia/antimateria (M/ARA) costituisce il cuore del sistema di propulsione a curvatura: questo complesso è formato da quattro elementi distinti: gli iniettori di reazione; i segmenti di costrizione magnetica; la camera di reazione; i condotti di trasferimento di potenza.
Gli iniettori di reazione preparano e dosano la quantità di materia (da una estremità) e di antimateria (dall'estremità opposta) che deve entrare nella camera di reazione.

L'iniettore di antimateria è collocato nella parte bassa dello scafo secondario, vicino ai moduli di deposito di antimateria, mentre l'iniettore di materia è collocato nella parte alta dello stesso scafo, vicino al deposito di Deuterio; la forma di questi iniettori è sempre conica (con i bordi arrotondati) e misura 5,2 m di diametro per 6,2 m di altezza.
I segmenti di costrizione magnetica costituiscono la briglia strutturale, per mezzo della creazione di una pressione costante, ai raggi di materia e di antimateria, che vengono così incanalati dagli iniettori verso la camera di reazione.
La camera di reazione è a sua volta formata da due elementi a campana all'interno della quale avviene la reazione primaria e le sue misure si attestano attorno ai 2,3 m di altezza ad ai 2,5 m di diametro.
Attorno alla camera si svolge una striscia equatoriale che contiene gli alloggiamenti per i cristalli di Dilithium, unico materiale conosciuto (e ovviamente inventato) che non si annichilisce al contatto con l'antimateria e che produce, tramite la convergenza dei due raggi concentrati di materia e di antimateria che si annichiliscono nel cristallo, un raggio di plasma armonizzato; questo raggio energetico creato dalla reazione materia/antimateria, viene convogliata attraverso i condotti di trasferimento di potenza per arrivare velocemente alle gondole di curvatura (warp nacelles).

Ogni gondola è formata dall'insieme di tre strutture separate: le bobine di campo, gli iniettori di plasma, il ramscoop di Bussard. Il campo di energia (warp field) necessario a far viaggiare le astronavi è creato dalle bobine di campo ed è aiutato in questa operazione dalla caratteristica configurazione dello scafo della nave: le bobine generano un campo che avvolge la nave e la sua manipolazione produce il cosiddetto effetto curvatura (warp field effect) che propelle la nave attraverso ed al di là della velocità della luce.

Il motore ad impulso è formato da due gruppi di quattro serie di singoli motori, ed ognuno di questi è formato dalle 3 camere di reazione ad impulso, dall'acceleratore/generatore, dalle bobine del plasma e dal vettore esterno di direzione. La camera di reazione ad impulso è una sfera di 6m di diametro rivestita in 8 strati (1m di spessore totale) progettata per creare e contenere l'energia della reazione a fusione protone/protone del Deuterio.

Il plasma ad alta energia così prodotto viene convogliato, attraverso una apertura centrale della camera, nell'acceleratore/generatore lungo 3m e di 5,8m di diametro.
Infine il plasma risultante viene espulso attraverso i vettori di-rezionali progettati per regolare la quantità e la direzione dell'emissione.
Il carburante per questi piccoli reattori a fusione è costituito dallo stesso isotopo (il Deuterio) utilizzato per la propulsione a curvatura.
Questo viene immagazzinato a basse temperature (18°K) in un unico deposito collocato sempre nella parte superiore dello scafo secondario (sezione ingegneria), provvisto di speciali interruttori e condotti che distribuiscono il flusso di materia per tutti gli usi.

Bene dopo questa breve lezione di fisica Star Trek dobbiamo far notare ai nostri lettori che il carburante Deuterio potrebbe essere usato realmente per i futuri motori spaziali. Il Deuterio (simbolo 2H) è un isotopo stabile dell'idrogeno il cui nucleo (chiamato deutone o deuterone) è composto da un protone e un neutrone. La sua abbondanza isotopica è pari a 0,015% (0,030% in termini di massa). Nonostante non sia propriamente un elemento chimico a sé stante, si utilizza spesso il simbolo D per indicarlo. Chimicamente quasi identico all'idrogeno, a temperatura e pressione ambiente forma un gas di molecole biatomiche: 2H2 o D2.

Il deuterio, essendo quindi un’isotopo dell’idrogeno, impiegato massicciamente è in grado di difendere i tessuti e le cellule del corpo dai radicali liberi, sostanze chimiche pericolose prodotte quando il cibo è trasformato in energia, e corresponsabili del cancro, l’Alzheimer, il Parkinson e l’invecchiamento in sè. Il deuterio, secondo Mickhail Schepinov, ex professore all’Oxford University «appesantisce» la materia, rafforza i legami tra e intorno alle cellule del corpo, rendendole meno vulnerabili agli attacchi.

In particolare l’acqua arricchita con deuterio, che è due volte più pesante del normale idrogeno, ha già dimostrato di essere un efficace elisir nei vermi, che hanno visto allungarsi la vita di dieci anni, e dei moscerini, vissuti addirittura fino al 30% in più.

I cerchi nel grano ed i viaggi nell'iperspazio

In un articolo del Dr. Pasquarello si parla dell'interpretazione di alcuni pittogrammi che potrebbero descrivere futuri progetti di ingegneria aerospaziale.

"I messaggi nei cerchi del grano sono molto interessanti, soprattutto quando hanno contenuti particolari. In questa sede ci si soffermerà sui messaggi riguardanti i tunnel spaziali ed i viaggi iperspaziali.

Sebbene gli esseri umani non possiedano tale tecnologia, esistono teorie su un possibile modo per viaggiare tra sistemi stellari molto distanti in breve tempo, semplicemente utilizzando un sistema che si chiama iperspazio o wormhole o tunnel spaziali o ringhole (i ringhole sono wormhole stabili). Tale sistema consente di utilizzare distorsioni dello spazio sotto forma di tunnel che collegano velocemente zone dell'universo molto distanti tra loro, consentendo quindi di raggiungere una data località in un tempo infinitamente superiore rispetto a una qualsiasi astronave che viaggiasse alla velocità della luce.

È stato indicato più volte nei cerchi nel grano questo modo di viaggiare utilizzando i tunnel spaziali.

Ecco una esemplificazione di come funziona il sistema in questione:

Ecco cosa in proposito è stato disegnato nel grano. Facciamo degli esempi prendendo alcuni disegni nel grano che parlano proprio di tunnel spaziali.

Il primo disegno mostra una "astronave madre" schermata che entra in un tunnel spaziale

Il secondo disegno mostra l'entrata del tunnel spaziale:

Il terzo disegno mostra l'interno del tunnel spaziale:

Il quarto disegno alieno mostra l'entrata e l'uscita del tunnel spaziale, nonché la deformazione dello spazio:

Il quinto disegno mostra l'entrata e l'uscita di un tunnel spaziale di tipo diverso:

Il sesto disegno mostra l'entrata e l'uscita di un tunnel spaziale di tipo ulteriormente diverso:

E ci sono altri disegni che fanno riferimento a tali metodi di viaggio, nonché alla distorsione dello spazio.

Più in particolare, viene a volte passato il messaggio nei cerchi nel grano che la distorsione dello spazio-tempo della gravità ordinaria è simile a quella richiesta per viaggiare attraverso un wormhole.

Concludendo, ecco i metodi che si potrebbero utilizzare per andare e venire velocemente dal nostro Sistema Solare a zone lontanissime dello spazio:

Viaggi nel tempo?

"Per spiegarlo in parole semplici, la scienza ci dice che spazio e tempo sono strettamente connessi, sono una cosa sola, quindi la distorsione dello spazio provoca anche una distorsione del tempo.

Di conseguenza, quando si utilizza un tunnel spaziale del tipo prima descritto, è inevitabile che si viaggia anche nel tempo.

Si potrebbe ipotizzare si possa utilizzare apposite schermature per evitare di viaggiare nel tempo quando attraversano un tunnel spaziale.

Ma se non lo si facesse, si potrebbe davvero viaggiare nel tempo, ma non sarebbe un viaggio del tempo del tipo che si vede al cinema. Infatti, si viaggerebbe nel tempo rallentandolo o accellerandolo, e quindi accadrebbe che il tempo per il viaggiatore possa scorrere più velocemente o più lentamente rispetto al resto dell'universo. Diciamo che non dovrebbe essere piacevole attraversare un tunnel spaziale impiegandoci un giorno e poi scoprire che quando si esce dal tunnel sono passati 10 anni nel resto dell'universo, così come non dovrebbe essere piacevole attraversare un tunnel spaziale impiegandoci 10 anni e poi scoprire che quando si esce dal tunnel è passato un giorno nel resto dell'universo.

È per tale motivo che le "astronavi" dovrebbero utilizzare particolari schermature che le proteggono da possibili viaggi nel tempo durante la traversata di tunnel spaziali, ed in questo modo il loro viaggio è paragonabile ad un normale viaggio in autostrada........spaziale.

Ma in realtà la situazione presenta delle sorprese, in quanto ci sono chiare indicazioni di distorsione spaziali accompagnate a distorsioni temporali, cioè nei cerchi nel grano il discorso procede mostrando una "curva chiusa di tipo tempo" o Closed Timelike Curves CTC, che è una linea di universo chiusa, che implica quindi che l'oggetto che essa rappresenta, continuando a viaggiare nel futuro torna, sia nello spazio che nel tempo, al punto da cui è cominciata la linea di universo stessa (viaggiando, quindi, a ritroso nel tempo).

Si tratta comunque di rappresentazioni ben precise in tal senso, con tanto di indicazione del "trasporto di un orologio" intorno allo spazio tridimensionale riguardante un tragitto del tipo "curva chiusa di tipo tempo", con indicazioni che la cosa potrebbe anche essere fatta senza cambiamenti del tempo, cioè indicano che è possibile utilizzare la distorsione dello spazio dei wormhole senza viaggiare nel tempo:

Infatti sono disegni dove il concetto di distorsione del tempo è direttamente legato a quello di distorsione dello spazio:

E sono presenti evidenti riferimenti alle Onde Gravitazionali, che sono onde dovute alla presenza di un campo gravitazionale

(la sfera che si vede sotto la figura mostra come essa viene deformata della figura a 4 punte):

Il che è, ovviamente, ancora una volta scientificamente esatto:

"Il meccanismo secondo il quale vengono a formarsi le onde gravitazionali in un punto dello spazio è dovuto a ciò che viene definito ritardo temporale: due masse esercitano tra di loro una forza attrattiva inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza: l’onda gravitazionale è proprio il meccanismo attraverso cui il campo gravitazionale si propaga nello spazio.

Concludo facendo notare una cosa interessante.

Si pensi che in poco più di 50 anni di esplorazione spaziale l'uomo riesce già a fare cose straordinarie, può mandare con costi contenuti dei veicoli in tutto il sistema solare e comandarli da Terra, oltre ad essere andato ripetutamente sulla Luna.
Rendiamoci conto. Noi siamo riusciti a mandare su Marte, a 200 milioni di chilometri di distanza, dei veicoli automatici e siamo riusciti a comandarli con così tanta precisione che uno è riuscito a fare la foto all'altro mentre atterrava:
C
licca qui

Abbiamo portato su Marte vari veicoli come una piccola scavatrice che ha scavato ed analizzato il suolo di un altro pianeta. Riceviamo da Marte le informazioni meteo: massima -30°C, minima –80°C, pressione 8,5 millibar, assenza di vento. E lo abbiamo fatto adesso, senza mettere a rischio neanche una vita umana, con una spesa di circa 500 milioni di dollari: l'equivalente di un giorno e mezzo di guerra in Iraq.

Ora, noi in 50 anni di esplorazione spaziale abbiamo fatto questo. Immaginate specie aliene cosa possano aver fatto in 500, 5.000, 50.000 anni di esplorazione spaziale, se non molto ma molto di più.

Noi siamo una specie molto giovane ed altrettanto giovane è la nostra civiltà, ma specie aliene e le rispettive civiltà possono benissimo essere anche milioni di anni più vecchie.

Se noi in un tempo così breve siamo riusciti a fare grandi cose, immaginate cosa possono riuscire a fare civiltà aliene che hanno avuto più tempo a disposizione.

Possono ad esempio aver scoperto e messo a punto metodi per superare agevolmente distanze spaziali enormi, metodi per avere energia gratuita o quasi, innovativi sistemi di propulsione e tanto altro ancora che sembrerebbe inverosimile perfino in un nostro fumetto di fantascienza: perché certe cose è impossibile perfino immaginarle per noi "primitivi" umani.

Anche la scienza ed i militari studiano queste cose!

Gli scienziati ed i militari studiano seriamente queste cose, e nelle loro ricerche approfondiscono sempre di più al viaggio iperspaziale, che risulta perfino spiegato teoricamente in modo scientificamente corretto.

Metto qui di seguito due ricerche significative su questo argomento:

Questo è uno studio in merito dell'AIR FORCE RESEARCH LABORATORY e dell'AIR FORCE MATERIEL COMMAND:

CLICCA QUI (in inglese)

La ricerca è presente perfino sul sito di una prestigiosa federazione di scienziati americani:

http://www.fas.org/sgp/eprint/teleport.pdf

Invece, questo è uno studio presentato dagli scienziati allo Space Technology & Applications International Forum, meno complesso del precedente:

CLICCA QUI (in inglese)

La ricerca è presente anche sul sito internet degli scienziati che studiano certi ambiti:

http://www.americanantigravity.com/documents/Eric-Davis-STAIF-2005.pdf

o http://www.earthtech.org/publications/teleportation_via_Wormhole-Stargates_Eric_Davis.pdf

Ovviamente gli studi sono portati avanti da vari scienziati in tutto il mondo, ad esempio scienziati americani stanno studiando una nuova possibilità per raggiungere la «propulsione a curvatura», e per il momento non avrebbero trovato alcun impedimento che vada a scontrarsi con le leggi della fisica.

Basti pensare ai fisici americani Gerald Cleaver e Richard Obousy, i quali sono convinti che manipolando una porzione di spazio attraverso un’ingente concentrazione di energia si potrebbe arrivare alla creazione di una «bolla» in grado di spingere l’astronave a una velocità ben superiore rispetto a quella della luce. Un effetto del tutto simile a quello derivante dal cavalcare un’onda. Presupposto necessario agli studi dei due scienziati è la M-theory , un recente sviluppo della Teoria delle stringhe che aumenta le dimensioni dell’universo a undici. Sarebbe, infatti, proprio attraverso l’intervento in questa undicesima dimensione che si creerebbe l’energia necessaria a questa super propulsione, nello stesso modo in cui potrebbe essersi espanso l’universo dopo il Big Bang.
La Teoria della relatività di Einstein non esclude la possibilità di superare la velocità della luce, ma asserisce che per farlo sarebbe necessaria una quantità di energia infinita. Quantità che invece Cleaver e Obousy hanno ricalcolato e che risulterebbe pari "soltanto" all’intera massa di Giove.

Questi ed altri sono gli studi in corso che sembrano portare verso la possibilità di viaggiare nell'iperspazio, ossia più veloci della luce attraverso distorsioni spaziali.

Il viaggio interstellare verso nuovi mondi e nuove civiltà potrebbe diventare per l'uomo qualcosa di più di un semplice espediente cinematografico, anche se probabilmente passerà molto tempo prima che si riesca a creare la tecnologia in grado di sfruttare questo tipo di energia. "

© Segnidalcielo

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