giovedì 14 gennaio 2010

I Crociati degli Ufo


da fratellidiluce.it

Già negli anni Sessanta, negli USA, molti ufologi, ricercatori, scrittori e giornalisti scomparvero in circostanze poco chiare. Forse, perché avevano compiuto con onore il loro dovere
di Otto O. Binder


Da un articolo pubblicato nel 1971 sul periodico statunitense “SAGA”.

Negli ultimi dieci anni, non meno di 137 ricercatori sui dischi volanti, scrittori, scienziati, e testimoni, sono morti - molti nelle più misteriose circostanze. Sono stati messi a tacere, per sempre, perché si erano troppo avvicinati alla verità? Mancavano pochi giorni all’apertura del Congresso degli Ufologi Scientifici, del 1967, quando Gray Barker, organizzatore della manifestazione, ricevette due lettere e una chiamata telefonica che lo informavano che il giornalista e ufologo Frank Edwards sarebbe morto durante il congresso. All’indomani dell’inizio della manifestazione, ci fu un annuncio: Frank Edwards era stato stroncato da un “apparente” attacco cardiaco. Come è possibile che qualcuno sapesse dell’imminente morte di Edwards, a meno che questa non fosse stata pianificata? Era il 24 Giugno 1967 e a New York City faceva un caldo torrido. Ma un brivido gelido percorse il pubblico assiepato nella sala del Commodore Hotel quando Jim Moseley, Presidente della First World UFO Convention, poi divenuta nota come “Congresso degli Ufologi Scientifici”, richiamò l’attenzione dell’uditorio con la seguente allarmante dichiarazione: “Vi prego. Un po’ di attenzione”, esordì. L’assemblea piombò nel silenzio. “Abbiamo appena ricevuto una notizia tremenda. Frank Edwards, il noto speaker radiofonico e strenuo difensore della causa dei dischi volanti, è morto oggi, a causa di un attacco di cuore. Aveva 59 anni”.

Un nodo alla gola prese i 2000 presenti. Frank Edwards era stato uno dei principali sostenitori dell’esistenza degli UFO e si era prodigato affinché il pubblico e il governo prestassero attenzione a questo sconcertante fenomeno. Aveva gettato le basi per il rispetto dovuto all’argomento, grazie alla sua ottima reputazione di giornalista.

“Non c’è bisogno di ricordarvi la coincidenza davvero strana di questa notizia”, continuò Moseley, “che la morte di Frank Edwards sia avvenuta lo stesso giorno in cui 20 anni fa apparvero in America i primi grandi titoli sugli UFO. Era infatti il 24 Giugno 1947, quando Kenneth Arnold ebbe il suo famoso avvistamento di nove dischi volanti”.

Frank Edwards se n’era andato nella serata del 23 Giugno, poco prima della mezzanotte. Ma la coincidenza rimane - come se la sua morte fosse stata pianificata per quella data significativa. Pianificata? E da chi? Oppure, fu solo un caso?

E fu ancora per caso che altri due importanti esponenti dell’ufologia americana morirono il 24 Giugno del 1967, e altri due, ancora, lo stesso giorno, ma in anni diversi? Il primo è Arthur Bryant, un contattista che dichiarava di aver incontrato tre Venusiani, fra loro la presunta reincarnazione di George Adasmki, il più famoso contattista della comunità ufologica mondiale.

Il secondo è Richard Church, brillante e giovane presidente del gruppo CIGIUFO, esperto della materia.

Il terzo è Frank Scully, morto il 24 Giugno 1964. Scully scrisse il primo libro significativo sugli UFO, Behind the Flying Saucers, in cui menzionava i “piccoli uomini” o umanoidi alieni, la propulsione elettromagnetica dei dischi, gli effetti EM, e la campagna dell’Air Force per nascondere la verità sugli UFO al pubblico, tutte idee “ridicole” che in seguito avrebbero ottenuto credito.

Willie Ley, 24 Giugno 1969. Famoso scrittore di missilistica e di astronautica, Ley non fu direttamente coinvolto in campo ufologico, ma la sua opera riguarda anche i viaggi spaziali. I dischi volanti sono mezzi per viaggiare nello spazio. Abbiamo quindi personaggi direttamente connessi all’Ufologia, oltre Ley, tutti deceduti il 24 Giugno. Perché proprio in quella data? Una coincidenza? Oppure una data emblematica scelta come avvertimento?

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da Quantico mer 13 gen 2010, 14:05 stampa friendly

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